Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata debole per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,1%, il Dax lo 0,3% e il Ftse 100 lo 0,4%. A Wall Street, il Nasdaq perde lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,1%.
Le quotazioni del greggio si avviano a chiudere la seconda settimana consecutiva in rialzo sui segnali di una domanda che cresce più rapidamente dell’offerta, controbilanciando i timori legati alla minaccia di una recrudescenza del virus.
I prezzi sono supportati anche dall’ulteriore calo delle scorte Usa evidenziato dai dati Eia, il nono nelle ultime 10 settimane, che ha messo in secondo piano le nuove restrizioni alla mobilità in alcuni paesi a causa della diffusione della variante Delta.
Exxon Mobil e Chevron hanno registrato risultati trimestrali superiori alle attese riportando i maggiori utili dallo scoppio della pandemia, beneficiando del recupero della domanda e dell’incremento dei prezzi per le plastiche e dell’energia.
In particolare, Exxon Mobil ha chiuso il secondo trimestre 2021 con un Eps adjusted d 1,10 dollari (97 centesimi il consensus) rispetto alla perdita per azione di 70 centesimi dello scorso anno, con un profitto di 4,69 miliardi di dollari e un free cash flow operativo di 9,65 miliardi (8,37 miliardi il consensus).
Chevron, invece, ha registrato un Eps adjusted di 1,71 dollari (1,60 dollari il consensus), rispetto alla perdita di 1,60 dollari per azione dello scorso anno, e un utile netto di 3,1 miliardi, annunciando che riavvierà nel terzo trimestre i programmi di buy back sospesi lo scorso anno a un tasso atteso di 2-3 miliardi all’anno.
Bake Hughes intende riacquistare azioni proprie per un valore fino a 2 miliardi di dollari.