Leonardo ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi in crescita del 7,9% a 6.345 milioni, trainati dall’andamento dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e degli Elicotteri, solo in parte controbilanciato dalla prevista riduzione in Aerostrutture che continua a risentire della flessione dei rate produttivi sul B787 e ATR.
I nuovi ordini sono cresciuti del 9,5% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno a 6.682 milioni, con un’ottima performance commerciale della componente Europea del settore Elettronica per la Difesa e Sicurezza e della componente di Velivoli dell’Aeronautica. Il settore Elicotteri evidenzia una flessione influenzata dall’acquisizione, nel periodo a confronto, dell’ordine IMOS, mentre nel settore Aeronautico perdura il calo della componente civile.
Il portafoglio ordini è salito a 35.883 milioni dai 35.516 milioni di fine 2020, assicurando una copertura in termini di produzione equivalente pari ad oltre 2,5 anni.
A livello operativo, l’Ebita ha segnato un +37% a 400 milioni con una marginalità al 6,3% (+130 punti base), registrando un incremento in tutti i settori di business ad eccezione di Aerostrutture, per effetto dei maggiori volumi di ricavi e del miglioramento della redditività, cui contribuisce anche il maggiore apporto di tutte le Joint Venture strategiche, con particolare riferimento al settore manufatturiero della Space Alliance.
L’Ebit è aumentato del 52,9% a 347 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 5,5% (+160 punti base).
Il semestre si è chiuso con un utile netto ordinario triplicato a 177 milioni, beneficiando anche del minore impatto degli oneri finanziari che, nel periodo a confronto, sono stati fortemente impattati dalla componente legata all’attività di copertura dell’esposizione al rischio di cambio.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 4,6 miliardi dai 3,3 miliardi al 31 dicembre 2020, dopo un free operating cash flow negativo per 1,38 miliardi (negativo per 1,9 miliardi nel 1H20).
Infine, il Gruppo ha confermato la guidance 2021, che prevede ordini per circa 14 miliardi, ricavi per 13,8-14,3 miliardi, Ebita di 1,075-1,125 miliardi, un FOCF di circa 100 milioni e un indebitamento finanziario netto pari a circa 3,2 miliardi.