Dalla lettura dei dati Nielsen emerge che investimenti pubblicitari a giugno hanno registrato una crescita del 34,6%, portando il totale del primo semestre 2021 a +25,7%.
Non considerando la raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti ‘Over The Top’ (OTT), il periodo gennaio-giugno evidenzia una crescita del 26,7%.
Il mese di giugno conferma la ripresa del mercato pubblicitario, crescita robusta ormai possiamo dire consolidata. Anche in riferimento all’ultimo anno pre-Covid, il 2019 il gap si riduce (-2,3%), grazie anche agli Europei che hanno visto l’Italia fino alla finale – I settori che mancavano all’appello tornano ad investire”, ha riportato Alberto Dal Sasso, Managing Director di Nielsen.
Relativamente ai singoli mezzi, la TV ha segnato +48,1% a giugno e chiude il primo semestre a +33,2%. Ancora in positivo anche la stampa, con i quotidiani che a giugno crescono del 19,2% (+9,7% nei sei mesi) e i periodici del 45,3% (+3,9% nel periodo cumulato).
La radio ha registrato +21,7% a giugno (+22% nel primo semestre).
Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel primo semestre dell’anno chiude con un +24,5% (+29,3% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).
Per quanto riguarda l’andamento dell’Out of home nel primo semestre, sono risultati ancora in calo il Transit (-28,3%) e la Go TV (-13,7%), anche se continuano ad evidenziare sensibili segni di ripresa. Torna in positivo l’Outdoor (+6,3%). Anche il direct mail è in ripresa (+11%). I fatturati del cinema non sono disponibili.
Tutti i settori merceologici hanno evidenziato una crescita a giugno, in particolare Bevande/Alcoolici (+86,5%), Automobili (41%), Distribuzione (50,4%), Tempo libero (+245,5%) e Turismo e viaggi (157,3%).
Solo un settore è rimasto in negativo nel primo semestre 2021 (Enti/Istituzioni -0,6%).
Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si mettono in luce, nei primi sei mesi, i seguenti settori: alimentari (+14,4%), automobili (+32,6%), distribuzione (54,8%) telecomunicazioni (+31,3%), abitazione (+25,6%).
