Mercati asiatici – Giornata in rosso, appesantite Giappone e Hong Kong

Seduta di vendite per i principali listini asiatici dopo i guadagni di Wall Street, nonostante la delusione per i dati sul Pil del secondo trimestre molto inferiore alle attese, dal 8,4% previsto al 6,5% consuntivato.

Ad alleviare alcune preoccupazioni a Wall Street sul ritmo della ripresa economica, il Dipartimento del Commercio ha affermato che l’economia degli Stati Uniti è cresciuta a un solido tasso annuo del 6,5% nell’ultimo trimestre. La dimensione totale dell’economia ha ora superato il livello pre-pandemia.

Tornando in Asia, il Giappone ha riportato dati economici relativamente forti per il trimestre precedente, prima che il governo iniziasse a inasprire le restrizioni sul coronavirus a causa di un nuovo aumento dei casi.

Secondo quanto comunicato dal ministero di Affari interni e Comunicazione nipponico, a giugno il tasso di disoccupazione si è attestato al 2,9% (3% a maggio; 3% il consensus).

La lettura preliminare del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, evidenzia che a giugno la produzione industriale è aumentata del 6,2% su base mensile (5% il consensus), dopo il -6,5% di maggio. Su base annua, il dato evidenzia invece un rialzo del 22,6% (consensus +20,7%), dopo il +21,1% di maggio.

Sempre a giugno, le vendite al dettaglio hanno evidenziato un incremento del 3,1% su base mensile, (+2,7% consensus) dopo il -0,3% di maggio (rivisto da -0,4%). Su base annua, il dato hanno segnato un aumento dello 0,1%, contro il +0,2% stimato dagli analisti. Il dato di maggio aveva evidenziato un incremento dell’8,3% (rivisto da +8,2%).

Tuttavia, i funzionari giapponesi stanno lanciando l’allarme poiché Tokyo ha riportato casi record di coronavirus per due giorni consecutivi con le Olimpiadi ben avviate.

Il segretario del capo di gabinetto Katsunobu Kato ha affermato che i nuovi casi stanno aumentando vertiginosamente in tutto il paese a una grandezza senza precedenti.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1879 mentre il dollaro/yen si muove in area 109,59. Tra le materie prime, petrolio in frazionale calo con il Brent a 74,52 dollari al barile (-0,8%) e il Wti a 73,08 dollari (-0,7%). Oro a 1.826,50 dollari l’oncia (-0,3%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 07% e lo 0,3%. Male Hong Kong (-2,2%).

In Giappone, Nikkei e Topix arretrano rispettivamente del 1,6% e 1,2%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,4%), Nasdaq (+0,1%) e Russell 2000 (+0,7%).