Nel pomeriggio le principali piazze del Vecchio Continente continuano a viaggiare in territorio negativo dopo una mattinata ricca di appuntamenti macro, con il FTSE di Milano che, intorno alle ore 16:00, cede lo 0,2% in area 25.464 punti. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,1%, l’Ibex35 di Madrid l’1% e il FTSE 100 di Londra lo 0,4%.
Oltreoceano, apertura in frazionale ribasso anche per Wall Street, con il S&P500 a-0,3%, il Nasdaq a -0,6% e il Dow Jones fermo sulla parità.
Le ultime indicazioni provenienti dalla stagione delle trimestrali lasciano intravedere una serie di possibili segnali di rallentamento della crescita. I risultati delle big tech di Wall Street hanno evidenziando conti brillanti, battendo in media le attese degli analisti, ma hanno lasciato intendere che il ritmo della crescita nei prossimi mesi sarà minore. Una view rafforzata ieri sera dai risultati di Amazon che ha deluso le previsioni sui ricavi per la prima volta in tre anni e fornito un outlook inferiore alle attese, alimentando anche il dibattito sulla possibilità che la sovraperformance del settore tecnologico durante la pandemia si appresti a lasciare spazio alla ripresa dei titoli ciclici con il rimbalzo dell’economia.
Nel corso della giornata sono stati poi diversi i dati macro in agenda che non sono riusciti nell’impresa di invertire il sentiment del mercato. Nel dettaglio, sono state diffuse le letture preliminari del PIL 2Q21 di Italia (sopra consensus), Francia (sopra consensus), Germania (sotto consensus) e dell’Eurozona (sopra consensus). In evidenza anche i prezzi al consumo di luglio dell’Eurozona che hanno registrato un decremento dello 0,1% su base mensile (dato preliminare), inferiore al dato di giugno (+0,3%), ma superiore al consensus (-0,3%). Su base annuale i prezzi al consumo hanno riportato un progresso del 2,2%, superiore alle stime (+2%) e al dato di giugno (+1,9%).
A pesare sul sentiment restano ancora la nuova stretta regolatoria di Pechino e i persistenti timori legati alla diffusione della variante Delta, nonostante le indicazioni positive arrivate dalle banche centrali.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro resta in area 1,1883 e il dollaro/yen in area a 109,67. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,2%) a 73,78 dollari e il Wti (+0,2%) a 73,80 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale in area 112 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,62% dopo la lettura del PIL Preliminare del 2Q21 (+2,7% t/t vs +1,3% consensus; +17,3% a/a vs +15,6% consensus).
Tornando a Piazza Affari, performance positiva per Unicredit (+4,6%) dopo i risultati trimestrali e annunciato l’avvio dei colloqui con il Tesoro per verificare la fattibilità dell’acquisto di Mps. Denaro anche su Amplifon (+3,4%) e Leonardo (+2,1%). In coda Saipem (-3,4%) e Inwit (-3,6%).