Saipem ha chiuso il secondo trimestre 2021 con ricavi in crescita del 5,3% a 1,58 miliardi, inferiori agli 1,65 miliardi stimati dal consensus.
Sotto le attese anche i margini operativi. L’Ebitda adjusted è risultato negativo positivo per 354 milioni (80 milioni il consensus) rispetto al dato positivo di 115 milioni del 2Q20, mentre l’Ebit adjusted ha riportato una perdita di 481 milioni (-53 milioni il consensus).
Il trimestre si è chiuso con una perdita netta adjusted di 551 milioni (-102 milioni il consensus) rispetto alla perdita di 123 milioni del pari periodo dello scorso anno.
L’indebitamento finanziario netto è diminuito a 1.397 milioni dagli 1.448 milioni al 31 marzo 2021 e rispetto agli 1.580 milioni stimati dal consensus.
Saipem ha fornito inoltre un aggiornamento sulla situazione in Mozambico. Lo scorso 26 aprile, Total ha dichiarato per ragioni di sicurezza la force majeure sul progetto LNG Mozambique. Saipem ha evacuato il sito, ha continuato a gestire la parte residua delle attività di progetto fuori dal Paese, per quanto non oggetto di sospensione.
Il gruppo ha altresì valutato in stretta cooperazione con il cliente le misure per preservare il valore del progetto ed assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni di sicurezza dell’area.
Non sono pertanto attesi contributi significativi dal progetto nella parte restante del 2021, con l’eccezione del rimborso di costi già sostenuti e da sostenere per la sospensione e la sicurezza. Il progetto rimane nel portafoglio ordini al 30 di giugno 2021 per un ammontare di circa 3,6 miliardi di euro, con una rimodulazione dei tempi di realizzazione.
L’outlook per la seconda metà del 2021 prevede ricavi compresi tra 4,5 e 5 miliardi, un Ebitda adjusted positivo, investimenti tecnici attesi tra 200 e 300 milioni e un indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,6 miliardi.