Saipem ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi in calo del 12,9% a 3,2 miliardi e un Ebitda adjusted negativo per 266 milioni, rispetto al dato positivo per 355 milioni del pari periodo dello scorso anno.
I risultati operativi rifletto il rallentamento in particolare per le attività di ingegneria e costruzioni a causa soprattutto del protrarsi degli effetti dell’emergenza sanitaria sulle attività operative, con ritardi nell’esecuzione dei progetti e il rinvio delle decisioni di investimento, la sospensione delle attività del progetto LNG onshore in Mozambico e i problemi specifici operativi di un progetto eolico offshore nel Mare del Nord.
In particolare, i ricavi della divisione E&C Offshore sono diminuiti del 30,5% a 1,032 miliardi, per effetto dei minori volumi in Africa e Medio Oriente in parte compensati dall’aumento in Europa e America. L’Ebitda adjusted è negativo per 271 milioni (positivo per 173 milioni nel 1H20), penalizzato dalle problematiche operative registrate su un progetto eolico nel Mare del Nord e dal mancato contributo dei contratti di recente acquisizione in sostituzione dei progetti terminati nel 2020.
I ricavi della divisione E&C Onshore sono aumentati del 4,2% a 1,84 miliardi grazie ai maggiori volumi realizzati in Africa Sub-Sahariana in buona parte compensati dai minori volumi sviluppati in Medio Oriente. L’Ebitda adjusted è negativo per 70 milioni (positivo per 64 milioni nel 1H20), risentendo della sospensione del contratto LNG in Mozambico e degli extra costi di allungamento dei tempi di esecuzione di un progetto in Medio Oriente per le conseguenze relative al Covid 19.
I ricavi della divisione Offshore Drilling sono diminuiti del 9,7% a 167 milioni per effetto principalmente del minore contributo della nave di perforazione S10000, in stand-by rate nel corso del primo trimestre, e del jack up Perro Negro 8, inattivo nel corso del semestre, solo in parte compensato dalla maggiore operatività della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8. L’Ebitda adjusted è sceso del 28,6% a 45 milioni.
Infine, i ricavi della divisione Onshore Drilling sono diminuiti del 33,1% a 158 milioni per effetto dei minori volumi in Arabia Saudita, mentre l’Ebitda adjusted ha segnato un -45,5% a 30 milioni.
Il risultato netto adjusted riporta una perdita di 656 milioni, in aumento rispetto al rosso di 132 milioni del primo semestre 2020 per effetto soprattutto della maggiore perdita operativa adjusted per 557 milioni (Ebit adjusted positivo per 42 milioni nel 1H20) solo in parte compensata dal miglioramento del saldo della gestione fiscale e finanziaria nonché del risultato di competenza di terzi per un totale di 68 milioni.
Il risultato netto registra una perdita di 779 milioni, rispetto alla perdita di 885 milioni nel primo semestre del 2020.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 1.397 milioni, in aumento rispetto agli 1.266 milioni al 31 dicembre 2020 per effetto del rallentamento di alcuni progetti in esecuzione, allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione e dopo investimenti tecnici per 135 milioni.
Nel corso del semestre, Saipem ha acquisito nuovi ordini per 4.402 milioni, rispetto ai 4.837 milioni dei primi sei mesi del 2020. Il portafoglio ordini al 30 giugno 2021 ammonta a 23.602 milioni (7.632 milioni nell’Engineering & Construction Offshore, 13.877 milioni nell’Engineering & Construction Onshore, 477 milioni nel Drilling Offshore e 1.616 nel Drilling Onshore), di cui 4.025 milioni da realizzarsi nel 2021.
Per quanto riguarda l’outlook 2021, Saipem sottolinea come il mercato rimanga condizionato dall’incertezza conseguente al persistere della pandemia. Per la seconda metà dell’anno, la società prevede ricavi tra 4,5 e 5 miliardi, un Ebitda adjusted positivo, investimenti tecnici tra 200 e 300 milioni e un indebitamento finanziario netto di circa 1,6 miliardi.