Webuild ha archiviato il primo semestre con ricavi consolidati per 3,1 miliardi, in aumento del 41,8% rispetto al primo semestre 2020.
Una dinamica riconducibile non solo all’acquisizione di Astaldi ma anche alla ripresa operativa dei cantieri, sebbene non tutti abbiano raggiunto i livelli produttivi e di efficienza antecedenti la diffusione della pandemia.
I principali contributi sono venuti da alcuni grandi progetti tra cui quelli del Gruppo Astaldi, i lavori dell’Alta Velocità della linea ferroviaria Milano-Genova, quelli afferenti a Lane, i lavori in Australia per la progettazione, costruzione e manutenzione della linea metropolitana di Perth e per la realizzazione dei lavori di ingegneria civile e elettromeccanica dell’impianto idroelettrico di Snowy 2.0, nonché le commesse attive in Etiopia.
L’Ebitda adjusted aumenta del 78% a 197,6 milioni, con il relativo margine al 6,3% (+130 punti base).
L’Ebit adjusted sale del 74% a 61,3 milioni, con un margine del 2% (+40 punti base).
La gestione finanziaria salda con oneri netti per 53,8 milioni, in aumento del 26% rispetto al pari periodo del 2020, un incremento derivante principalmente dai maggiori oneri finanziari per il consolidamento di Astaldi e dai maggiori oneri rilevati a seguito delle operazioni di emissione di nuovi prestiti obbligazionari di dicembre 2020 e gennaio 2021.
La gestione delle partecipazioni ha contribuito con un risultato negativo di 18 milioni (-10,5 milioni del primo semestre 2020), al cui interno si salda il risultato negativo di 15 milioni della Grupo Unidos por el Canal – GUPC (Panama).