Mattinata positiva per le borse europee che avviano la prima seduta del mese all’insegna del denaro con il FTSE Mib di Milano in rialzo dello 0,7% in area 25.536 punti. Il FTSE 100 di Londra guadagna l’1%, l’Ibex 35 di Madrid l’1,4%, il Cac 40 di Parigi lo 0,9% e il Dax di Francoforte lo 0,2%
Il sentiment positivo – osservato anche in Asia e preannunciato dai futures USA – segue le indicazioni positive provenienti dalla stagione delle trimestrali, nonostante i rischi legati all’impatto dell’elevata inflazione e alla diffusione della variante Delta del virus.
Le indicazioni macro provenienti dall’agenda macro odierna hanno fornito una panoramica contrastante. La stima finale di luglio del Markit Pmi Manifatturiero dell’Eurozona si è fissata infatti a 62,8 punti, superando leggermente le attese degli analisti (62,6 punti) e la rilevazione preliminare (62,6 punti) ma ha registrato al tempo stesso una lieve correzione rispetto al valore record di giugno a 63,4 punti.
In merito, Chris Williamson, Chief Business Economist di IHS Markit ha commentato “il leggero raffreddamento della crescita del settore manifatturiero dell’eurozona di luglio dopo l’espansione record del secondo trimestre non dovrebbe preoccupare troppo. L’indagine di luglio però ha inoltre evidenziato ulteriori segnali che i manifatturieri e i loro fornitori stanno avendo difficoltà ad aumentare la loro produzione abbastanza velocemente da poter soddisfare la domanda, spingendo quindi i prezzi ancora più in alto”.
Maggiori spunti per comprendere l’attuale situazione macroeconomica sono attesi dall’uscita venerdì del Job Report Usa di luglio. A tal proposito, il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ha dichiarato ieri che la recrudescenza del virus potrebbe impedire ad alcuni americani di cercare lavoro, danneggiando potenzialmente la ripresa dell’economia.
Oltreoceano il focus resta inoltre rivolto verso i lavori per finalizzare l’ampio piano di spese per infrastrutture voluto dall’amministrazione Biden, con il passaggio al Senato previsto in settimana.
Sul Forex il biglietto verde cede terreno nei confronti delle altre valute con il cambio euro/dollaro a 1,1893 e il dollaro/yen a 109,57.
Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 74,53 dollari e il Wti (-1,3%) a 72,97 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 111 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,61%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Cnh (+2,9%), Leonardo (+2,7%) e Tenaris (+2,6%). In coda Inwit (-0,7%).