Saras – L’Ebitda torna positivo e riduce il debito nel 1H21, migliorate le previsioni per il 2021

Saras ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi in crescita del 37% a 3,76 miliardi, segnando una forte accelerazione del +148% a 2,13 miliardi nel secondo trimestre.

La variazione è da ricondursi al significativo apprezzamento dei principali prodotti petroliferi rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, che era stato caratterizzato dalla forte riduzione delle quotazioni per effetto degli impatti della pandemia.

Nel dettaglio, il prezzo medio della benzina nei sei mesi del 2021 è stato pari a 607 $/bl (vs 367 $/bl nel 2020), mentre quello del diesel è stato di 520 $/bl (vs 365 $/bl nel 2020). Ulteriori fattori che hanno contribuito positivamente all’incremento dei ricavi sono stati le maggiori lavorazioni e vendite; si ricorda infatti che nei primi sei mesi del 2020, le produzioni avevano risentito degli impatti della manutenzione pluriennale dell’impianto FCC.

A parziale compensazione di tali effetti si segnalano gli impatti negativi del cambio €/$ che nel primo semestre 2021 è stato pari a 1,21 (vs 1,10 nel 2020) e le minori vendite di energia elettrica.

L’Ebitda reported si è attestato a 108,7 milioni, in deciso miglioramento rispetto al dato negativo per 114,4 milioni dei primi sei mesi 2020 (81,6 mln nel 2Q21 vs. -22,4 milioni nel 2Q20) grazie soprattutto ai differenti impatti delle dinamiche di prezzo delle commodity sulle rimanenze inventariali oil.

La variazione delle rimanenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) ha beneficiato di un apprezzamento di 101,0 milioni rispetto ad una perdita di 191,1 milioni nel medesimo periodo del 2020. Inoltre, per la quota restante, si segnala l’impatto negativo dello scenario sia per effetto delle quotazioni petrolifere che hanno influenzato negativamente la generazione del margine (incremento delle quotazioni del brent e riduzione del crack del diesel), sia per l’incremento dei prezzi relativi all’energia elettrica ed alla CO2 che hanno incrementato i costi variabili.

L’Ebitda comparable si è attestato a 8,3 milioni, in riduzione rispetto ai 71,7 milioni conseguiti nel primo semestre 2020 (19,5 milioni nel 2Q21 vs. 15 milioni nel 2Q20).

Il semestre si è chiuso con un risultato netto reported pari a 0,5 milioni rispetto alla perdita di 180,7 milioni al 30 giugno 2020, con un utile netto nel secondo trimestre di 24,3 milioni (perdita di 67,6 milioni nel 2Q20). Il Risultato Netto comparable di Gruppo nei primi sei mesi del 2021 è stato pari a -70,8 milioni (-23,8 milioni nel 2Q21 da -41,1 milioni nel 2Q20), rispetto ai -41,5 milioni nel medesimo periodo dell’esercizio precedente.

Gli investimenti nel primo semestre del 2021 sono stati pari a 58,0 milioni, significativamente inferiori rispetto ai livelli del primo semestre del 2020 (pari a 186,0 milioni) per effetto delle minori attività di fermata previste tra i due periodi e per le iniziative adottate per il contenimento degli investimenti.

L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 479 milioni (433 milioni ante IFRS 16), in diminuzione rispetto ai 545 milioni al 31 dicembre 2020 grazie a una generazione di cassa positiva dovuta prevalentemente alla gestione operativa, che è stata influenzata dalle positive dinamiche di prezzo sugli inventari.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Saras, considerando l’attuale stato di maturazione delle iniziative di contenimento costi e le performance produttive consuntivate e attese, ha aumentato il suo obiettivo di conseguire un premio medio annuo al di sopra del margine EMC Benchmark, oggi stimato pari a +4,8 – +5,2 $/bl, incluso il risultato del canale Marketing (pari a ca. +0,4 $/bl). La precedente indicazione era di circa +3,8 -+4,3 $/bl inclusivo dei risultati del canale marketing (pari a circa 0,3 $/bbl).