UniCredit – Stress test: CET1 fully loaded al 9,22% nel 2023 (scenario avverso)

UniCredit ha partecipato allo stress test 2021 condotto a livello europeo dall’Autorità Bancaria Europea (European Banking Authority, EBA), in collaborazione con il meccanismo di vigilanza unico (Single Supervisory Mechanism, SSM), la Banca Centrale Europea (BCE) e il Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB).

UniCredit prende nota dell’annuncio effettuato dall’EBA e dalla BCE sullo stress test a livello europeo e conferma pienamente il risultato dell’esercizio.

Lo stress test europeo 2021 non prevede una soglia di pass-fail, è invece pensato per essere utilizzato come un’importante base di informazioni ai fini del processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP).

I risultati quindi aiuteranno le autorità competenti a valutare la capacità di UniCredit di soddisfare i requisiti prudenziali in scenari avversi.

Lo scenario avverso dello stress test è stato definito da BCE/ESRB e copre un orizzonte temporale di tre anni (2021-2023). Lo stress test è stato condotto assumendo un bilancio statico a fine dicembre 2020 e quindi non tiene conto di future strategie di business e altre azioni manageriali. Non rappresenta un’indicazione dei futuri profitti di UniCredit.

I risultati di UniCredit sono i seguenti:

  • scenario base: nel 2023 un CET1 fully loaded al 15,66%, 52 pb in più rispetto al CET1 fully loaded a fine dicembre 2020; nel 2023 un CET1 transitional al 15,80%, 16 pb in meno rispetto al CET1 transitional a fine dicembre 2020;
  • scenario avverso: nel 2023 un CET1 fully loaded al 9,22%, 592 pb in meno rispetto al CET1 fully loaded a fine dicembre 2020; nel 2023 un CET1 transitional al 9,59%, 637 pb in meno rispetto al CET1 transitional a fine dicembre 2020.

Il CET1r fully loaded di UniCredit al secondo trimestre 2021 è pari al 15,50% (CET1 transitional al 16,11%)