Il Cda di ENAV ha approvato i risultati del primo semestre 2021, che evidenziano una buona tenuta degli indicatori economico-finanziari malgrado le persistenti difficoltà del settore aereo.
I primi sei mesi del 2021 sono stati caratterizzati da una diminuzione del traffico di rotta (-16,6%) e del traffico di terminale (-20,7%), espressi in unità di servizio, rispetto al corrispondente periodo del 2020.
Il confronto è tuttavia condizionato dall’andamento disomogeneo del primo trimestre 2020, in quanto in quanto gennaio e febbraio, mesi pre-pandemici, avevano fatto registrare una crescita media di circa il 10% sul 2019. Nel solo secondo trimestre 2021, invece, il traffico di rotta è più che raddoppiato rispetto al 2020, interessato in quel periodo dal lock-down.
Nel primo semestre 2021 il traffico aereo nazionale (arrivo e partenza su aeroporti italiani) ha registrato un aumento pari al 15,1% mentre il traffico aereo internazionale (arrivo o partenza da uno scalo estero) ha mostrato un calo del 38,0%. Il traffico aereo di sorvolo (aerei che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo) è diminuito del 15,4%. Per quanto riguarda invece il traffico di terminale, i voli nazionali mostrano un andamento positivo pari al 7,1% rispetto al primo semestre del 2020 mentre il traffico internazionale è in calo del 37,6%.
Passando a esaminare i dati economico-finanziari, i ricavi totali del primo semestre del 2021 si attestano a 375 milioni, in lieve aumento (+0,7%) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno grazie ai maggiori ricavi del mercato non regolamentato e alla componente di balance, che incide positivamente per 212,7 milioni permettendo un recupero parziale del minor traffico.
Nel dettaglio, i ricavi da attività operativa si attestano a 142,4 milioni, in diminuzione del 13,5% per effetto del minor traffico gestito nel periodo. I ricavi da mercato non regolamentato, invece, raggiungono i 15,1 milioni, in aumento del 28,2% rispetto al primo semestre 2020. Tale crescita è da attribuire principalmente ai ricavi generati dalla controllata IDS AirNav, società specializzata nei sistemi di gestione delle informazioni aeronautiche, per contratti verso clienti esteri, in particolare in Zambia e in Russia.
L’incremento dei costi del personale e dei costi esterni, in parte determinato dalla graduale ripresa delle attività rispetto all’operatività ridotta del primo semestre 2020, ha inciso sull’Ebitda che diminuisce del 13% a 76,6 milioni. L’Ebit si riduce del 27,6% a 14,8 milioni.
Il semestre si chiude con un utile netto di 13,5 milioni (-13,7%) e un risultato netto di competenza del gruppo positivo per 13,7 milioni (-13,1%).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno presenta un saldo di 389,6 milioni, in peggioramento di 144,5 milioni rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2020. La variazione negativa è dovuta alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa negativo, connesso alla riduzione degli incassi da core business della Capogruppo per la riduzione delle attività di controllo del traffico aereo.