Nel primo semestre 2021 il gruppo Iren ha riportato ricavi pari a 2.005 milioni, in aumento del 9,8% su base annua.
L’incremento dei ricavi, che si rileva per tutte le linee di business, registra una variazione di circa 73 milioni conseguente alla variazione di perimetro dell’area Ambiente (relativa a I. Blu e alle società della Divisione Ambiente Unieco, acquisite nel corso del secondo semestre 2020), a maggiori ricavi energetici correlati all’incremento dei prezzi delle commodities e a maggiori ricavi per circa 33 milioni relativi allo sviluppo delle attività connesse alla riqualificazione energetica e alla ristrutturazione degli edifici favorita dalle recenti agevolazioni fiscali.
L’Ebitda si è attestato a 517,5 milioni, in crescita del 9,3%. Il miglioramento ha riguardato tutte le business unit del gruppo: Ambiente (+23,6%), Mercato (+8,1%), Reti (+6,2%) ed Energia (+5,4%).
L’Ebit è stato pari a 251,1 milioni, in aumento dell’8,3% rispetto ai 231,9 milioni di euro del corrispondente periodo 2020, spesati maggiori ammortamenti per 22 milioni, relativi principalmente all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento, minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per circa 9 milioni, in conseguenza di un miglioramento, rispetto allo scorso anno, della stima degli effetti della pandemia Covid-19 sulle perdite attese, e minori rilasci di fondi per circa 12 milioni.
L’utile netto attribuibile agli azionisti è stato pari a 193,2 milioni, in crescita del 45,6%.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 2.958,6 milioni, sostanzialmente allineato rispetto al 31 dicembre 2020 (2.949,6 milioni).
Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo ammontano a 279 milioni, in crescita (+9,8%) rispetto ai 254 milioni del 2020, in linea con quanto previsto e nel rispetto dei target annuali attesi.