Mercati – Europa senza direzione, chiusura sulla parità per Milano

Seduta poco mossa per le borse europee, mentre a Wall Street procedono contrastati Dow Jones (-0,2%), S&P500 (invariato) e Nasdaq (+0,2%). Il Ftse Mib di Milano termina invariato per la seconda seduta consecutiva, a 25.356 punti, mediamente in linea con l’Ibex35 di Madrid (+0,1%) e il Dax di Francoforte (-0,1%). In rialzo il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).

Il sentiment dei mercati resta diviso tra le indicazioni positive provenienti dalle trimestrali e le preoccupazioni per l’andamento dei contagi da Covid 19 e la stretta regolatoria di Pechino che si estende a sempre più settori, ultimo quello del gaming online.

Gli operatori attendono i dati sul mercato del lavoro statunitense in uscita venerdì per avere un quadro più chiaro sulla ripresa economica e sulle possibili mosse della Federal Reserve. Secondo Christopher Waller, membro della banca centrale americana, l’istituto potrebbe annunciare già a settembre una riduzione degli stimoli monetari, qualora i prossimi job report mostrino un ulteriore miglioramento.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati statunitensi di giugno sugli ordini di beni durevoli (+0,9%) e sugli ordinativi di fabbrica (+1,5%).

Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,186 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si attesta a 109,1.

Tra le materie prime scambiano nuovamente in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 72,4 dollari e il Wti (-1%) a 70,5 dollari, in scia ai timori per l’aumento dei contagi e il rallentamento dell’economia cinese.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,57%.

Intanto i traders continuano a monitorare i rendimenti dei Treasuries americani, la cui discesa nell’ultimo mese potrebbe riflettere i timori per un indebolimento del rimbalzo dell’economia.

Tornando a Piazza Affari e in particolare alle società del Ftse Mib, avanza Stellantis (+4,2%) dopo i risultati del primo semestre 2021, seguita da Eni (+1,6%). In calo invece Ferrari (-2,6%), Diasorin (-2,55%) e Buzzi Unicem (-2,5%), quest’ultima dopo i conti.