Carel Industries – Balzo dell’utile netto del 64% a 27 mln nel 1H21, migliorato l’outlook 2021

Carel Industries ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi in crescita del 25,9% a 202,6 milioni (+28% a cambi costanti). Al netto dell’effetto cambi negativo ed escludendo il contributo pari a circa 1,6 milioni derivante dall’inclusione nel perimetro di consolidamento di CFM, l’incremento sarebbe stato pari al +27%.

Rispetto al primo semestre 2019, il fatturato è aumentato del 21,4%.

A livello geografico, l’area EMEA, da cui deriva il 72% dei ricavi, ha segnato un +26,2% a cambi costanti a 147 milioni, l’area APAC, che rappresenta circa il 15% dei ricavi del Gruppo, ha segnato un +40,9% a cambi costanti a 30 milioni, mentre i ricavi derivanti dal Nord America, che rappresentano circa l’11% del totale, hanno segnato un +18% a cambi costanti a 21,5 milioni (+8,6% a cambi correnti).

Per quanto riguarda le singole aree di business, la Refrigerazione segna un +33,4% a 70,6 milioni (+31,2% a cambi correnti), mentre il segmento dell’HVAC ha segnato un +25,6% a 129,7 milioni (+23,5% a cambi correnti).

L’Ebitda adjusted è aumentato del 42,9% a 44,1 milioni, con una marginalità al 21,8% (+260 punti base). Al netto di alcune spese non ricorrenti principalmente legate alle attività di M&A, l’Ebitda consolidato del periodo sarebbe stato pari a 45,3 milioni.

Il semestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 64,4% a 26,8 milioni, grazie alla forte performance operativa e alla diminuzione del tax rate.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 78,9 milioni, dai 49,6 milioni al 31 dicembre 2020. Al netto dell’impatto derivante dalle acquisizioni effettuate nel corso del primo semestre dell’anno, pari a 35,6 milioni, la posizione finanziaria netta consolidata si attesterebbe a 43,3 milioni, inclusiva dell’effetto contabile legato all’applicazione dell’IFRS16 pari a 28.8 milioni.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, tenuto conto degli ottimi risultati raggiunti nel corso del primo semestre e dell’attuale livello del portafoglio ordini, in assenza di ulteriori peggioramenti sul fronte pandemico e dello shortage, il Gruppo ritiene di poter chiudere il 2021 con una crescita dei ricavi consolidati tra il 15% e il 20% (a parità di perimetro di consolidamento), migliorando quindi le previsioni comunicate in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre del 2021.