Mercati asiatici – Rimbalzano Cina e Hong Kong, ancora debole il Giappone

Seduta a due velocità per le principali piazze finanziarie asiatiche con gli investitori che restano focalizzati sulla nuova stretta regolatoria cinese riguardante il settore tecnologico.

Le indicazioni positive provenienti dalla stagione delle trimestrali hanno spinto l’azionario statunitensi ed europeo ai massimi storici, contrastando i timori per la diffusione della variante delta del Covid-19 e l’aumento dell’inflazione.

Per contro, in Asia il sentiment resta appesantito dal giro di vite di Pechino che si estende a sempre più settori, ultimo quello del gaming online, e dalle incertezze legate ai ritardi nelle vaccinazioni con conseguenti difficoltà in termini di riaperture e di ripresa.

Cresce intanto l’attesa per i dati sul mercato del lavoro statunitense in uscita venerdì per avere un quadro più chiaro sulla situazione economica e sulle possibili mosse della Federal Reserve.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1873 mentre il dollaro/yen si fissa a 109,06. Tra le materie prime, petrolio in leggero calo con il Brent a 72,37 dollari al barile (-0,1%) e il Wti a 70,36 dollari (-0,3%). Oro a 1.816,4 dollari l’oncia (+0,1%).

Tornando ai listini asiatici, rimbalzo della Cina con Shanghai e Shenzhen che guadagnano rispettivamente  lo 0,6% e l’1,2%. In recupero anche Hong Kong a +1,2%.

Resta invece debole il Giappone con Nikkei e Topix in calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,5%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: S&P500 e Dow Jones entrambi a +0,8% e Nasdaq +0,5%.