Poste Italiane ha archiviato il primo semestre 2021 con ricavi pari a 5.684 milioni (+14% a/a). Il risultato operativo e l’utile netto si sono attestati rispettivamente a 1.049 milioni (+37%) e a 773 milioni (+41,6%).
“I nostri risultati del secondo trimestre testimoniano la proficua implementazione del Piano strategico “24SI”, evidenziando la solidità delle nostre reti fisiche e digitali e i continui progressi sulle priorità strategiche che ci siamo attribuiti. Tre tappe chiave ci forniscono una maggiore visibilità, riducendo in modo sostanziale il rischio di execution relativo al nostro piano”.
È con queste parole che Matteo Del Fante, Ceo di Poste Italiane, ha commentato i conti del primo semestre 2021.
“Il nostro modello di business diversificato continua a produrre ottimi risultati finanziari con un utile netto di 773 milioni nella prima metà dell’anno e, a soli quattro mesi dal lancio del piano strategico “24SI”, abbiamo già una chiara visibilità sul conseguimento della guidance fornita per il 2021 e confidiamo nei nostri numeri.
I ricavi sono al di sopra dei livelli pre-pandemia e sono pienamente in linea con i trend previsti dal piano strategico “24SI”, in crescita di un consistente 18,7% nel secondo trimestre. Il nostro risultato operativo è aumentato del 32% a 429 milioni, più che triplicato su base annua se si considerano i risparmi una tantum realizzati sui costi nel secondo trimestre del 2020.
Il mix dei ricavi è cambiato in modo sostanziale da allora, con il calo della corrispondenza compensato dal consolidamento di Nexive e dal cospicuo aumento dei ricavi da pacchi; i servizi finanziari e assicurativi hanno subito un calo relativo all’impatto dei tassi di interesse ultra-bassi che è stato più che compensato dalla nostra attenzione alla distribuzione di prodotti di investimento e in particolare ai prodotti assicurativi del ramo vita. I ricavi di pagamenti e mobile sono cresciuti in modo sostanziale, supportati dalla digitalizzazione in corso dei pagamenti”, ha aggiunto il manager.
I ricavi totali si sono fissati a 5.684 milioni (+14% a/a), nonostante le parziali restrizioni imposte dal Covid-19. Nel solo secondo trimestre la voce è ammontata a 2.751 milioni (+18,7%).
Il settore dei servizi finanziari ha registrato un giro d’affari in calo a 2.409 milioni (-1,3%), risentendo del contesto legato ai bassi tassi di interesse, parzialmente mitigati dai maggiori volumi provenienti dai nuovi depositi. I ricavi lordi (inclusi i ricavi da distribuzione) sono stati solidi, supportati da una ripresa delle attività commerciali legate ai prodotti assicurativi. Nel solo secondo trimestre la voce è ammontata a 1.082 milioni (+2,1%).
I ricavi generati dai servizi postali e commerciali sono saliti a 1.826 milioni (+24%), influenzati positivamente dalla ripresa dei volumi su tutte le linee di prodotto e dal consolidamento di Nexive. Nel solo secondo trimestre la voce è ammontata a 909 milioni (+29,8%).
Il settore assicurativo ha registrato una raccolta premi netta in crescita a 1.050 milioni (+42,1%); andamento che ha beneficiato della performance positiva sia del ramo vita e della sostanziale stabilità del ramo danni. I ricavi sono stati spinti dall’aumento dei volumi e da prodotti multiramo a margini più elevati. Nel solo secondo trimestre la voce è ammontata a 552 milioni (+43,9%).
I ricavi riferiti ai pagamenti digitali hanno toccato 399 milioni (+18,4%), sostenuti dall’aumento del numero dei pagamenti con le carte e dei volumi delle transazioni con carte, nonché dalla crescita dei ricavi delle telecomunicazioni e delle altre tipologie. Nel solo secondo trimestre la voce è ammontata a 207 milioni (+20%).
I costi operativi sono aumentati a 4.635 milioni (+9,8%), con un attento bilanciamento tra la razionalizzazione dei costi (in calo le spese per il personale con la riduzione del numero di FTE) e il supporto alla crescita del business.
L’Ebit, pertanto, si è attestato a 1.049 milioni (+37%). Nel solo secondo trimestre la voce è ammontata a 429 milioni (+32%).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 773 milioni (+41,6%). Nel solo secondo trimestre la voce è ammontata a 326 milioni (+36,4%).
A fine giugno 2021, il totale delle masse gestite/amministrate dal gruppo ammonta a 576 miliardi (+7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2020), a seguito di una maggiore raccolta netta totale pari a 5,8 miliardi e di un effetto positivo sui valori di mercato degli attivi pari a 1,5 miliardi. Il tutto è già in linea con gli obiettivi previsti nel Piano strategico “24SI”.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2021 è positiva per 7.234 milioni (liquidità netta per 6.855 milioni a fine 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 giugno 2021 il Solvency II del gruppo Poste Vita si attesta al 288% (279% al 31 dicembre 2020), con le misure transitorie che forniscono un cuscinetto aggiuntivo per far fronte alla potenziale volatilità del mercato. A partire da fine luglio il Solvency II ratio sarà superiore di 6 p.p., ulteriormente rafforzato da un Restricted Tier1 intercompany per 300 milioni.
I positivi risultati economico-finanziari del primo semestre 2021 dimostrano la validità della direzione strategica del gruppo inclusa nel Piano “24SI” presentato alla comunità finanziaria il 19 marzo 2021, la capacità di adattamento ai cambiamenti e di intercettare i bisogni emergenti della clientela facendo leva sui trend di business emergenti.
Il gruppo proseguirà il percorso di evoluzione dell’offerta per l’ingresso nel mercato dell’energia previsto nel corso del 2022 e per lo sviluppo dei segmenti strategici dei pacchi, della monetica, della protezione, del motor e del broadband.
Al fine di massimizzare il valore della rete distributiva omnicanale sono previsti rilevanti investimenti in tecnologia e logistica per accelerare il percorso di trasformazione del gruppo, innovando il modello di business e ampliando l’offerta dei prodotti e servizi sia in termini di contenuti, sia di canali e modalità di erogazione.