Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo dello 0,3% e in linea all’analogo indice europeo (-0,2%), risentendo in parte della seduta poco mossa del comparto bancario (+0,1%) e terminando al di sotto del Ftse Mib (0,0%).
Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
La seduta poco mossa del settore ha impattato in parte sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Fineco (+0,8%), fresca di conti e il cui cda proporrà un ai soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,53 euro per azione.
Sul listino principale male Nexi (-2,3%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA.
Sul Mid Cap tiene Cerved (+0,2%), con l’Opa promossa da Castor che proseguirà fino al 31 agosto. Seduta incolore per Banca Ifis (-0,8%), mentre resiste doValue (+0,2%), in attesa dei conti.
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-2,2%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale e aspettando i risultati.