Banca Finnat, sulla base dei risultati preliminari, ha chiuso il primo semestre 2021 con un margine di intermediazione pari a 33,2 milioni (+2,2% a/a), spinto soprattutto dall’ottima dinamica delle commissioni nette. Il periodo si è chiuso in utile per 2,8 milioni (+33,9%), beneficiando anche del significativo calo delle rettifiche su crediti.
Nel primo semestre 2021 Banca Finnat ha registrato un giro d’affari in crescita, trainato dall’ottima performance delle commissioni nette. Il tutto nonostante il contesto reso incerto dalla pandemia da Covid-19.
A livello di bottom line l’utile netto è salito, beneficiando del calo delle rettifiche su crediti.
Il margine di intermediazione si è fissato a 33,2 milioni (+2,2%).
Le commissioni nette sono aumentate a 25,8 milioni (+10,4%), con un’incidenza sul margine d’intermediazione giunta prossima al 78% dal 72% precedente.
I profitti da trading sono saliti da 0,1 milioni a 1,2 milioni. Contributi negativi al margine d’intermediazione sono invece derivati dal margine d’interesse, fissatosi a 5,8 milioni (da 8,3 milioni) e dagli altri ricavi (scesi da 0,7 milioni a 0,4 milioni).
I costi operativi sono saliti a 27,6 milioni (+8,3%), al cui interno i costi del personale sono cresciuti a 19 milioni (+8,6%) e gli altri costi a 8,6 milioni (+7,6%).
Le dinamiche sopra descritte hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 5,6 milioni (da 7 milioni) e, dopo rettifiche su crediti significativamente scese a 0,1 milioni (-94,8%), il risultato netto di gestione si è fissato a 5,5 milioni (+6,1%).
Il periodo si è chiuso con un utile netto balzato a 2,8 milioni (+33,9%).
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2021 gli impieghi salgono a 1,8 miliardi (+5,3% rispetto a fine 2020), al cui interno i crediti verso la clientela crescono a 1,4 miliardi (+9,1% rispetto al 31 dicembre 2020).
La raccolta aumenta a 1,6 miliardi (+5,7% rispetto a fine 2020), al cui interno quella da clientela sale a 1,6 miliardi (+5,5% rispetto al 31 dicembre 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine giugno 2021 il CET1 si attesta al 31,4% (34,9% al 31 dicembre 2020). La banca ha esercitato l’opzione per l’adesione alle disposizioni transitorie per la dilazione nel tempo degli impatti derivanti dall’applicazione del nuovo principio contabile sui fondi propri. Senza tale applicazione, il CET1 sarebbe stato pari al 31,3 per cento.
Le strategie industriali del gruppo Banca Finnat non hanno subito variazioni per effetto della pandemia. Tutte le società del gruppo hanno assicurato la continuità operativa nei confronti di controparti e mercato garantendo, sempre con la massima efficienza, il servizio offerto alla clientela sia in filiale che tramite i canali remoti.
Nessuna delle attività del gruppo è stata interrotta anche solo temporaneamente in particolare per quanto concerne i servizi rivolti alla clientela.