Intesa SP – Messina: “All’estero guardiamo a piccole acquisizioni nel private banking”

“All’estero guardiamo a piccole acquisizioni di attività di private banking, in questo genere di deal gioca un ruolo centrale la regolamentazione che deve essere omogenea nei Paesi e nei settori di attività”.

Lo ha affermato nel corso della conferenza stampa sui risultati il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina.

Il manager ha poi spiegato che “nel piano di impresa che sarà presentato a febbraio faremo grandi investimenti in tutte le divisioni della banca con una forte spinta sull’innovazione digitale e sulle tematiche Esg. Sarà un piano a 4 anni e terrà conto della trasformazione che si sta determinando nel contesto dell’operatività bancaria che avra’ sempre al centro la persona. Vogliamo mantenere la banca come un vero leader in UE nel wealth management e nel comparto assicurativo: questo sarà anche nel nuovo piano un forte motore di crescita”.

“Preferisco pagare dividendi cash, che ritengo anche una responsabilità sociale, rispetto a fare i buy-back. Tra i nostri azionisti ci sono anche le fondazioni bancarie e per noi dare i dividendi cash è il modo migliore per realizzare la missione sociale comprendendo il profilo dei nostri azionisti. Fare buy-back è una cosa che potremo fare in futuro, questo sarà probabilmente previsto anche nel nostro prossimo business plan”, ha spiegato invece Messina nel corso della conference call sui risultati.

“Abbiamo fatto la mossa giusta nel momento giusto, siamo stati first mover in Italia” nel risiko bancario con l’acquisto di Ubi Banca “ma il gioco si è concluso qua, non vediamo altre possibilità in Italia di fusioni e acquisizioni. Abbiamo fatto un’ottima mossa, rapida e intelligente, acquisendo la miglior azienda italiana dopo Intesa Sanpaolo, da cui possiamo estrarre nuovo valore”, ha sottolineato ancora il manager durante la conference call sui risultati.

Per Messina nella seconda metà dell’anno il margine di interesse migliorerà ancora, dopo essere risultato in crescita tra aprile e giugno rispetto ai tre mesi a marzo, arrestando
una flessione in atto da cinque trimestri.