Mps, rispetto alle stime formulate nei mesi precedenti che evidenziavano uno shortfall già a partire dal primo trimestre 2021 stimato a 1,5 miliardi al 1° gennaio 2022, informa che al 31 marzo e al 30 giugno 2021 non è emerso alcuno shortfall di capitale e si prevede che a 12 mesi dalla data di riferimento, ovvero al 30 giugno 2022, lo shortfall possa essere inferiore a 500 milioni, includendo l’effetto dell’aggiornamento dei modelli interni delle EBA Guidelines.
La riduzione dello shortfall atteso deriva dagli effetti delle azioni di capital management già realizzate e dall’evoluzione del capitale e dei risk weighted assets. Lo shortfall di capitale, peraltro, riguarda il Tier1 e il Total Capital, ed è contenuto nei limiti del Capital Conservation Buffer; non è atteso, invece, alcuno shortfall sul Common Equity Tier1.
Lo shortfall è stimato tenendo conto dei risultati del primo semestre e dell’andamento atteso per l’esercizio 2021 in ipotesi di conferma del modello di business/operativo attuale ed escludendo l’operazione di rafforzamento patrimoniale, o altri contributi straordinari di capitale, od emissioni subordinate.
Con riferimento alla “soluzione strutturale”, il 29 luglio scorso UniCredit ha diffuso uno specifico comunicato stampa attraverso cui ha annunciato di aver concordato con il MEF i presupposti per una potenziale operazione avente ad oggetto il trasferimento di un perimetro selezionato di Mps alla stessa UniCredit. UniCredit e MEF avvieranno interlocuzioni in esclusiva per verificare la fattibilità dell’operazione.
A tal fine, Mps ed UniCredit hanno sottoscritto un accordo di riservatezza necessario all’avvio dello scambio di informazioni tramite una data room, a cui UniCredit ha accesso da martedì 3 agosto 2021.
Nel caso in cui la realizzazione di una “soluzione strutturale” non dovesse concretizzarsi in un orizzonte di breve/medio termine, il Capital Plan prevede il rafforzamento patrimoniale di 2,5 miliardi.
In tale contesto, che rappresenta un’opzione subordinata rispetto al perseguimento della “soluzione strutturale”, la DG Comp e la BCE dovrebbero valutare, per quanto di competenza, l’intervento dello Stato sulla base della viability stand alone della capogruppo.
Tale valutazione pone, in linea di principio, incertezze rilevanti sul percorso di rafforzamento patrimoniale della capogruppo e sulla realizzabilità di un aumento di capitale a condizioni di mercato.
Sulla base delle prime interlocuzioni intercorse con la DG Comp in seguito alla presentazione del nuovo piano strategico 2021-2025, e alla luce del mancato rispetto di alcuni commitment definiti nel piano di ristrutturazione 2017-2021, alla banca è stato chiesto di proporre ulteriori misure di compensazione che sono state approvate dal cda del 5 febbraio 2021 e trasmesse a DG Comp. Successivamente sono proseguite le interlocuzioni con le Autorità che non hanno registrato sviluppi.
Qualora la “soluzione strutturale” non dovesse rivelarsi percorribile in un orizzonte di breve/medio termine, senza pregiudizio per gli sviluppi delle interlocuzioni con DG Comp e BCE, si ritiene che l’operazione di rafforzamento patrimoniale, inizialmente ipotizzata per il terzo trimestre 2021, possa essere temporalmente collocata nel primo semestre 2022.
Inoltre, il 21 luglio scorso è stato raggiunto un accordo preliminare con la Fondazione Mps, approvato dall’odierno cda, che prevede la chiusura delle richieste risarcitorie per 3,8 miliardi avanzate dall’ente a fronte di un corrispettivo di 150 milioni che la banca si è impegnata a versare.
La riduzione di quasi il 40% del petitum dei rischi legali costituirà un significativo fattore abilitante per qualunque operazione funzionale al superamento dello shortfall patrimoniale.
Sulla base del quadro informativo attuale, si ritiene che lo shortfall patrimoniale potrà essere superato attraverso la “soluzione strutturale” ovvero, richiamate le necessarie interlocuzioni con DG Comp sopra esposte, attraverso un’operazione di rafforzamento patrimoniale su base stand alone e pertanto, valutata la rilevante incertezza relativa alle modalità di esecuzione del rafforzamento patrimoniale, vi è la ragionevole aspettativa che la Banca continui ad operare come un’entità in funzionamento in un futuro prevedibile ritenendo altresì appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021.