AbitareIn – 9M21, Ricavi consolidati a 90,8 mln (+63% a/a), Ebt adjusted a 12,6 mln (+48,2%)

Il Cda di AbitareIn ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 giugno 2021. I primi nove mesi dell’esercizio sono stati chiusi con ricavi consolidati a 90,8 milioni (+63% a/a), di cui 40,8 milioni ricavi per vendite (0,5 milioni 9M19-20), 39,2 milioni di variazione delle rimanenze per acquisto nuovi complessi immobiliari (20,6 mln 9M19-20) e 10 milioni di variazione rimanenze per avanzamento lavori al netto dello scarico dovuto alla consegna degli appartamenti ai clienti (33,8 mln 9M19-20).

L’EBT adjusted consolidato è pari a 12,6 milioni (+48,2% a/a; applicando principio IFRS15 anche a Olimpia Garden EBT adjusted salirebbe a 15,1 mln). L’utile netto consolidato di spettanza del gruppo si è attestato  a 7,9 milioni (+36,2% a/a vs 5,8 mln 9M19-20).

Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2021 la PFN consolidata aumenta a 63 milioni (26 milioni al 30 settembre 2020), considerando investimenti complessivi per 73,7 milioni (di cui 41,6 mln per acquisto nuove aree e 32 mln per lavorazioni su ordini).

Soffermandosi sugli highlights operativi alla data odierna: a) pipeline, immobili in sviluppo per 266.000 mq commerciali per 2.952 unità tipo; b) portafoglio ordini 602 unità tipo per 243 milioni; c) caparre/anticipi su base preliminare contrattualizzati a 74 mln; d) unità tipo consegnate 331 per 109 mln; e) delibere fondiari 204 mln di cui 89 mln utilizzati.

Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, nell’ultimo trimestre AbitareIn proseguirà nella commercializzazione degli ultimi progetti avviati, nonché nelle attività per lo sviluppo del nuovo progetto Homizy. Saranno inoltre portate avanti le attività di cantiere dei progetti avviati e le attività propedeutiche all’ottenimento dei titoli autorizzativi per i progetti in pipeline, oltre alle analisi e valutazioni di nuove aree. Per l’intero FY2021, sono attesi ricavi a 126 mln (+72,4% a/a) ed Ebt adjusted a 20 mln (+61,3% a/a). Infine, si segnala che il management ritiene ragionevole ipotizzare un incremento dei prezzi di vendita delle case.

(Segue approfondimento)