Banca Intermobiliare (Bim) ha archiviato il primo semestre 2021 con un margine di intermediazione pari a 31,5 milioni (+35,7% a/a).
Il margine di interesse è sceso a 3,2 milioni (-33,7%), mentre le commissioni nette sono salite a 13,8 milioni (+4,1%). Il risultato dell’operatività finanziaria è salito a 14,4 milioni (+184,3%).
Dopo oneri operativi rimasti stabili a 28,2 milioni (-0,4%) e non più superiori al margine di intermediazione, il risultato lordo di gestione è ammontato a 3,3 milioni (-5,1 milioni nel primo semestre 2020).
Il periodo si è chiuso con un utile di pertinenza del gruppo pari 3,2 milioni (rosso di 6,1 milioni nei primi sei mesi del 2020).
A livello patrimoniale, al 30 giugno 2021 gli Asset Under Management salgono a 4,7 miliardi (4,4 miliardi a fine 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine giugno 2021 il CET1 si fissa a 21,3% (25,5% al 31 dicembre 2020).
Gli obiettivi sono stati superiori alle attese del piano strategico 2020-2025, grazie a ricavi superiori alle previsioni e a una continua attenzione ai costi operativi.
Proseguono le iniziative di investimento finalizzate all’inserimento di nuove figure commerciali, allo sviluppo tecnologico e al rilancio del modello strategico-operativo per caratterizzare Bim quale operatore indipendente di servizi ad elevato valore aggiunto di wealth Management, asset management e Corporate & Investment Banking.
Continua la ricerca di possibili acquisizioni e/o integrazioni per accelerare il conseguimento degli obiettivi previsti, in una prospettiva di value creation.
Continuano le attività per l’esercizio della delega per l’aumento di capitale 2021 per un importo massimo di 23 milioni, garantito dall’impegno del socio di maggioranza Trinity Investment e finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di rilancio del gruppo previsti dal piano strategico 2020-2025.