Fila ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi pari a 324,7 milioni, in aumento del 5,6% rispetto al pari periodo del 2020. Al netto dell’effetto negativo sui cambi pari a 17,1 milioni, la crescita organica risulta pari a 34,2 milioni (+11,1%).
A livello di aree geografiche, tale crescita organica è stata pari a 22,1 milioni (+22,1%) in Europa; a 6,8 milioni (+39,8%) nel Centro e Sud America; a 4,1 milioni (+2,5%) nel Nord America; a 0,9 milioni (+3,4%) in Asia; a 0,3 milioni nel resto del mondo (+23,7%).
L’Ebitda ammonta a 58,5 milioni, in aumento del 26,8% rispetto allo stesso periodo del 2020, grazie a una migliore marginalità operativa legata al “Fine Art2” e a un forte recupero delle vendite nello “School&Office” in Europa e Nord America, nonché
ad un migliore mix delle vendite. L’Ebitda margin è pari al 18% (+300 punti base).
L’Ebit è pari a 44,2 milioni, in aumento del 53% rispetto ai 28,9 milioni del primo
semestre 2020, e include ammortamenti e svalutazioni per 14,3 milioni. L’Ebit margin è risultato pari al 13,6% (+420 punti base).
L’utile del Gruppo nel primo semestre 2021, al netto del risultato di competenza degli azionisti terzi, è pari a 26,6 milioni, in crescita del 180% rispetto ai 9,5 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
L’indebitamento finanziario netto al 30 Giugno 2021 è pari a 523,9 milioni (incluso
l’effetto IFRS 16 pari a 88,4 milioni e l’effetto negativo del Mark to Market Interest Hedging
pari a 15 milioni), in peggioramento rispetto ai 493,5 milioni di fine 2020.