Mercati – Ftse Mib +1,3% a 26.000 punti, salgono dollaro e rendimenti bond con job report

Chiusura positiva per le borse europee, con Milano maglia rosa. Ftse Mib in rialzo dell’1,3% a 26.000 punti, sui massimi dal 2008, con focus sul risiko bancario e sulle trimestrali. Bene anche il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), poco mossi il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (flat).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+0,4%) e S&P500 (+0,1%) mentre arretra il Nasdaq (-0,5%). In risalita il dollaro e i rendimenti obbligazionari in scia al job report di luglio.

I non farm payrolls sono aumentati di 943 mila unità, al di sopra delle 870 mila previste e sostanzialmente in linea con il dato di giugno (938 mila). Il tasso di disoccupazione è sceso oltre le attese al 5,4% dal 5,9% della rilevazione del mese precedente (5,7% il consensus), mentre i salari medi orari sono aumentanti dello 0,4% su base mensile (+0,3% il consensus).

Dati che potrebbero far presagire un’accelerazione del tapering da parte della Federal Reserve, in attesa di maggiori indicazioni dai dati sull’inflazione della prossima settimana e dal forum di Jackson Hole a fine agosto. Nei giorni scorsi il vicepresidente della banca centrale americana, Richard Clarida, aveva anticipato la possibilità di un aumento dei tassi di interesse a inizio 2023 e di un eventuale comunicazione sulla riduzione del programma di acquisti bond mensili entro fine anno.

Intanto resta da monitorare la diffusione della variante Delta, che complica i piani per un ritorno alla normalità.

Dall’agenda macro sono giunti anche i dati di giugno sulla produzione industriale in Italia (+1% mensile, +13,9% annuo) e in Germania (-1,3% e +5,1%).

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,176 mentre il cambio fra biglietto verde e yen viaggia in rialzo a 110,2.

Tra le materie prime, perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-1%) a 70,6 dollari e il Wti (-1,4%) a 68,1 dollari, che si avviano a chiudere la settimana in calo, complici i timori legati all’impatto della recrudescenza del virus sulla domanda di petrolio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 102 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,57%. Il tasso sul T-Bond statunitense sale all’1,29%.

Tornando a Piazza Affari, corre Bper (+10,65%) sempre al centro di possibili operazioni di M&A, seguita da Banco Bpm (+7,3%) e Pirelli (+7,2%) in scia ai risultati. In calo invece Diasorin (-1,7%).