Banco Bpm – Castagna: “Possiamo andare avanti da soli ma aperti ad aggregazioni che creino valore”

“La banca da sola può dare ritorni importanti agli azionisti. I risultati che abbiamo raggiunto dimostrano che siamo in grado di accrescere la nostra competitività e redditività in autonomia. Ma è evidente che aggregazioni virtuose, con banche che non abbiano bisogno di ristrutturazione, possono creare sinergie che facciano da moltiplicatore per i ritorni”.

Lo ha affermato in un’intervista a Il Sole 24 Ore Giuseppe Castagna, Ceo di Banco Bpm, aggiungendo che ad oggi con Bper, più volte accostata all’istituto come potenziale partner, “oggi non c’è nulla sul tavolo e i numeri evidenziano che possiamo proseguire un profittevole percorso stand alone”.

“Comunque, riteniamo sia nell’interesse del Paese la creazione di un terzo polo che ponga come carattere distintivo la vicinanza alle comunità e alle imprese, e che abbia dimensioni tali da affrontare con maggiori risorse lo scenario competitivo che si sta delineando. In questo quadro, il mercato aveva apprezzato un’operazione con Bper che è una realtà affine alla nostra”, ha poi aggiunto il manager.

“Siamo comunque attenti a valutare tutte le opzioni di aggregazione che creino valore e siano capaci di soddisfare le aspettative degli azionisti e di tutti gli altri stakeholder”, ha ribadito Castagna.

In merito a una potenziale operazione relativa a Carige, il Ceo ha riportato: “La nostra priorità rimane quella di ricercare un’operazione trasformativa, che ci consenta di compiere quel salto dimensionale indispensabile per gettare basi solide per la fondazione di un terzo polo creditizio nazionale. Altre ipotesi non hanno queste caratteristiche. Si prestano piuttosto a essere valutate in un’ottica aggiuntiva, da prendere in considerazione in un momento successivo, subordinato rispetto a un’operazione di più vasto respiro”.

In merito ad Anima, di cui Banco Bpm è il primo azionista con il 19,4% del capitale, l’Ad ha affermato: “Anima è per noi un asset strategico e saremo pronti a sostenerne lo sviluppo e la crescita. Nella stessa direzione va la revisione delle partnership bancassicurative, che dimostra la volontà di rafforzamento delle fabbriche prodotto”.

Castagna si è poi soffermato sul nuovo piano industriale, a proposito del quale ha dichiarato: “Presenteremo il piano al mercato entro l’approvazione della terza trimestrale. Faremo leva sullo sviluppo della bancassurance, che potrà contribuire allo sviluppo dei ricavi della banca. Sarà confermata l’attenzione ai costi, che già dal secondo semestre beneficeranno della chiusura di 300 filiali e dell’accesso al fondo di 1.600 colleghi, in accordo con i sindacati.

E potenzieremo il digitale per dare slancio ai ricavi, fronte su cui stiamo dimostrando di essere su un trend già oggi migliore rispetto al piano industriale presentato prima della pandemia. Vogliamo poi accelerare su private banking, asset management e corporate, in particolare verso le mid-cap”.

Intorno alle 10:20 a Piazza Affari il titolo segna un calo dell’1% a 2,71 euro, dopo il +7,3% dello scorso venerdì in scia ai risultati.