Mps – MEF al lavoro su cessione a UniCredit senza perdite per gli obbligazionisti

Il Tesoro sta lavorando per vendere Mps a UniCredit a condizioni che evitino agli obbligazionisti della banca toscana di condividere eventuali perdite.

Lo si apprende da Reuters, ricordando che le regole del “burden sharing”, introdotte delle autorità europee per proteggere i contribuenti nell’ambito dei salvataggi bancari, prevedono che gli investitori di una banca in crisi sostengano gli oneri prima dell’intervento pubblico.

Il Ministro del Tesoro, Daniele Franco, ha spiegato che un potenziale accordo con UniCredit “deve necessariamente avvenire a condizioni di mercato”.

Secondo l’agenzia, le parole del Ministro sono da interpretare nell’ottica del fatto che non saranno richiesti altri via libera alla Commissione Europea nell’ambito della cessione di Mps a UniCredit.

Lo scorso 29 luglio UniCredit e il MEF, primo azionista della banca senese con il 64,2% del capitale, hanno stabilito delle linee guida nell’ottica di una potenziale acquisizione di un perimetro ben definito di Mps, tra cui un impatto neutro sul capitale della banca guidata da Andrea Orcel e l’accrescimento dell’utile per azione (di almeno il 10% secondo quanto riporta Reuters).

Intorno alle 10:40 a Piazza Affari il titolo Mps cede l’1,3% a 1,18 euro, mentre le azioni UniCredit lasciano sul terreno lo 0,2% a 10,39 euro. L’indice di settore viaggia sulla parità.