Mercati – Chiusura in positivo per l’Europa aspettando l’inflazione Usa, Milano consolida i top dal 2008

Chiusura positiva per le borse europee, in una seduta senza particolari spunti complice il periodo estivo. Oltreoceano, Dow Jones (+0,4%) e S&P 500 (+0,2%) hanno aggiornato i propri record storici, mentre il Nasdaq scivola dello 0,4%.

A Milano il Ftse Mib ha terminato la seduta con un +0,2% a 26.201 punti, consolidando i massimi dal 2008. In lieve rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).

L’attenzione degli investitori continua ad essere rivolta alla minaccia posta dalla nuova ondata della pandemia, oltre che alle prospettive di una riduzione delle misure a sostegno dell’economia dopo i recenti commenti di alcuni membri della Federal Reserve.

Raphael Bostic (Fed di Atlanta) ha dichiarato che con uno o due altri mesi di solida crescita dell’occupazione l’istituto centrale Usa dovrebbe avviare il tapering del proprio programma di acquisti bond mensili, procedendo più rapidamente di quanto fatto in passato.

Ulteriori indicazioni sull’outlook della politica monetaria arriveranno domani dal report sull’inflazione Usa, dopo che il dato sui non farm payroll superiore alle stime diffuso la scorsa settimana ha alimentato le aspettative di una stretta monetaria della Fed.

Dall’altra parte, però, la rapida diffusione della variante Delta ha riacceso le preoccupazioni di un rallentamento della ripresa economica, con gli Stati Uniti che hanno visto il numero di contagi salire sui livelli più alti da inizio febbraio.

Sul fronte macro, l’indice Zew ha certificato che ad agosto è peggiorato il clima di fiducia delle imprese tedesche, scendendo a 40,4 punti dai 63,3 punti del mese precedente e al di sotto dei 55 punti previsti dal consensus.

Intanto sul Forex, le prospettive di una riduzione delle misure di sostegno all’economia prima del previsto da parte della Fed sostengono il biglietto verde, con il cambio euro/dollaro sceso sui minimi da quattro mesi a 1,172 e il dollaro/yen in rialzo a 110,5.

Tra le materie prime, deciso rimbalzo delle quotazioni del greggio dopo le recenti perdite, con il Brent (+2,7%) a 70,9 dollari e il Wti (+3,2%) a 68,6 dollari, sulle aspettative che il recupero dell’economia globale riuscirà a compensare un rallentamento della domanda di carburante nel breve periodo a causa della variante Delta.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 100 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,55%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Saipem (+2,6%) e Moncler (+2,4%), con gli acquisti che hanno premiato in particolare anche Cnh (+1,7%) e Prysmian (+1,4%). In ribasso, invece, Banco Bpm (-0,8%) e Nexi (-0,8%).