Eurizon, società di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo, ha chiuso il primo semestre 2021 con un utile netto consolidato di 393,7 milioni (+45% a/a).
Il margine da commissioni si è attestato a 595 milioni (+32,7%), con il cost/income ratio sceso al 14,8% (19,7% a fine giugno 2020).
Positivi i dati relativi alla raccolta, con 1,8 miliardi i flussi netti combinati al 30 giugno 2021. I soli fondi aperti hanno registrato nei sei mesi afflussi netti per 3,7 miliardi da inizio anno, con il contributo maggiore derivante dai bilanciati (+2,3 miliardi), seguiti dagli azionari (+2 miliardi) e dagli obbligazionari (+857 milioni).
Nel secondo trimestre la raccolta totale è ammontata a 1,67 miliardi, grazie principalmente all’apporto dei fondi aperti. Nel trimestre è stata riscontrata una ripresa della raccolta anche sulle gestioni di portafogli, che ha portato a un risultato combinato totale di +5 milioni, di cui +43 milioni per i mandati istituzionali e -38 milioni per le gestioni di portafogli retail.
In costante crescita il contributo dell’estero; in particolare la società cinese Penghua Fund Management (partecipata al 49%) a fine giugno ha raggiunto i 120,4 miliardi di patrimonio (+17,1% da inizio anno e + 6,1% nei 12 mesi), con una raccolta netta di circa 12 miliardi nel primo semestre 2021.
Positivi i risultati nell’Est Europa, con una raccolta nel semestre di 241 milioni, comprensiva dei flussi sulle Sgr locali e della distribuzione dei fondi lussemburghesi nei Paesi dell’area. Le masse totali nell’Est Europa sono arrivate così a 4,15 miliardi di euro.
Inoltre, continua il percorso di rebranding delle società appartenenti a questo polo geografico: dopo il cambio di denominazione lo scorso anno della controllata slovacca, da maggio 2021 l’ungherese CIB Investment Fund Management ha assunto la denominazione Eurizon Asset Management Hungary.
In termini di operazioni straordinarie si è perfezionata, con efficacia dallo scorso 1° maggio, l’acquisizione da Finanza Sud Sim, controllata da Banca Agricola Popolare di Ragusa (BAPR), il ramo di azienda in cui rientrano i contratti di gestioni di portafogli retail e istituzionale con masse per 438 milioni, nell’ottica di sviluppo di una partnership commerciale con BAPR.
Per quanto riguarda gli investimenti ESG, al 30 giugno la gamma complessiva di Eurizon ha raggiunto i 155 fondi, che quindi promuovono, tra le altre, caratteristiche ambientali o sociali, o che hanno obiettivi di investimento sostenibile , corrispondenti a quasi 100 miliardi di patrimonio, ossia il 45% delle masse dei fondi della società.
Dallo scorso 1°luglio è efficace la fusione di Eurizon con Pramerica Sgr, la società di asset management acquisita da Intesa Sanpaolo a seguito dell’Opas sul gruppo Ubi Banca.
Il valore del patrimonio gestito (Asset under Management) combinato delle due realtà ammonta a 425,8 miliardi, in crescita di circa 8,7 miliardi da inizio anno grazie all’effetto congiunto di buoni risultati di raccolta e andamento dei mercati.
Saverio Perissinotto, Ad di Eurizon, ha commentato: “Si è chiuso un semestre di traguardi importanti su diversi progetti che stiamo portando a termine con un grande lavoro di squadra.
Abbiamo formalizzato il progetto di fusione con Pramerica, che rappresenta il punto di partenza per una nuova realtà frutto dell’integrazione di due storie di successo con forti culture aziendali.
I prossimi mesi ci vedono fortemente impegnati su diversi obiettivi, con un’attenzione costante agli investimenti ESG e a supporto dell’economia reale, mantenendo una stretta collaborazione con i nostri partner commerciali interni ed esterni a cui va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto e il contributo fondamentale al raggiungimento dei risultati finali”.