Mercati – Europa chiude in rialzo, spicca Milano con Buzzi Unicem e le banche

Chiusura positiva per le borse europee, mentre a Wall Street i principali indici americani viaggiano contrastati dopo che i dati sull’inflazione Usa hanno evidenziato un rallentamento della crescita dei prezzi a luglio.

A Milano il Ftse Mib ha registrato in rialzo dell’1% a 26.457 punti, consolidando ulteriormente i massimi dal 2008. Bene anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,4%).

Oltreoceano, Dow Jones e S&P 500 guadagnano rispettivamente lo 0,5% e lo 0,1% proseguendo la corsa su nuovi record storici, mentre il Nasdaq scivola dello 0,6%, complice una rotazione settoriale verso i titoli ciclici.

A luglio, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono cresciuti a un ritmo meno rapido rispetto al mese precedente, attenuando le preoccupazioni su una riduzione degli stimoli monetari del previsto da parte della Federal Reserve.

Le tempistiche del tapering delle misure di sostegno all’economia da parte delle banche centrali restano comunque al centro del dibattito sui mercati, dato che ci vorranno ancora alcuni mesi per stabilire se l’accelerazione dell’inflazione sia effettivamente da considerarsi transitoria o meno.

Intanto, ieri il Senato Usa ha approvato l’ampio piano da 1.000 miliardi di dollari, di cui 550 miliardi di nuova spesa, in investimenti in infrastrutture nel corso dei prossimi cinque anni, atteso ora al voto della Camera dopo la pausa estiva.

In Italia, invece, sul fronte macro l’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, abbia registrato un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’1,9% su base annua (dal +1,3% del mese precedente, +1,8% la lettura preliminare).

Sul Forex il biglietto verde rifiata dopo i recenti rialzi che lo avevano portato in prossimità dei massimi da inizio anno, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,174 e il dollaro/yen in lieve ribasso a 110,5.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 70,1 dollari e il Wti (-0,6%) a 67,9 dollari, dopo che gli Stati Uniti hanno esortato l’Opec+ ad aumentare ulteriormente la produzione per cercare di contrastare l’incremento dei prezzi, ritenuto una potenziale minaccia per la ripresa dell’economia globale.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è salito di due punti base in area 103, con il rendimento del decennale italiano allo 0,57%.

Tornando a Piazza Affari, in evidenza Buzzi Unicem (+3,3%) in scia al maxi-piano Usa sulle infrastrutture, con gli acquisti che hanno premiato in particolare anche Banco Bpm (+3,8%), Tim (+3,2%) e Bper (+3%). In rialzo anche Prysmian (+2,9%), che ha aggiornato nuovamente il proprio massimo storico, Interpump (+2,6%), Lenardo (+2,4%) e Unicredit (+2,4%).