Borse europee in territorio positivo ad eccezione di Londra al giro di boa di metà seduta, mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità dopo che i dati di ieri sull’inflazione Usa non hanno alimentato le aspettative di un’accelerazione della stretta monetaria da parte della Federal Reserve.
A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,25% in area 26.520 punti. In lieve rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), mentre è in ribasso il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Oltreoceano, il derivato sul Dow Jones avanza dello 0,1%, quello sullo S&P 500 segna un -0,02% e quello sul Nasdaq un -0,1%, preannunciando una partenza poco mossa per gli indici americani dopo i nuovi record registrati ieri.
Gli investitori continuano a valutare le implicazioni di un ritiro delle misure a sostegno dell’economia delle banche centrali nei prossimi mesi, della diffusione della variante Delta e della stretta regolatoria della Cina.
Il report sui prezzi al consumo Usa ha evidenziato un rallentamento della crescita dell’inflazione a luglio, suggerendo che la Fed potrebbe decidere di ridurre meno rapidamente le misure a sostegno dell’economia.
Dall’altra parte, però, aumentano le voci all’interno dell’istituto di Washington di chi invoca l’inizio del tapering nei prossimi mesi. Il presidente della Fed di Kansas City, Esther Geroge, ha sottolineato la necessità di iniziare a ridurre gli stimoli monetari.
La Cina, invece, ha diffuso un piano quinquennale mirato a una maggiore regolamentazione. Il prossimo obiettivo di Pechino sembrano essere le piattaforme tecnologiche assicurative del Paese, secondo una dichiarazione pubblicata dal Consiglio di Stato
Sul fronte macro, la produzione industriale dell’Eurozona a giugno ha segnato un -0,3% su base mensile, in miglioramento rispetto al -1,1% del mese precedente ma al di sotto del -0,2% previsto dal consesus. Su base annua, il dato evidenzia una crescita del 9,7% (+10,3% il consensus), rallentando dal +20,6% di maggio.
Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, in attese dall’uscita questo pomeriggio in Usa delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e dell’indice dei prezzi alla produzione a luglio. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,174 e il dollaro/yen a 110,4.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 71,8 dollari e il Wti (+0,4%) a 69,5 dollari, dopo che l’Agenzia internazionale dell’energia ha tagliato le previsioni della domanda globale ma previsto un nuovo surplus nel 2022.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di due punti base in area 101, con il rendimento del decennale italiano allo 0,56%.
Tornando a Piazza Affari, bene Stellantis (+1,4%), Atlnatia (+1,3%), Saipem (+1,2%) e Tenaris (+1,1%), mentre scambiano in ribasso FInecoBank (-0,9%), Recordati (-0,7%) e Banca Mediolanum (-0,5%).