Utility (+0,7%) – Hera (+1,6%) in testa alle big

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso a +0,7% facendo meglio del corrispondente europeo (+0,5%) ma al di sotto del Ftse Mib (+1%).

Occhi puntati soprattutto sull’agenda macro e sul report relativo all’inflazione Usa, da cui è emerso che a luglio i prezzi al consumo sono cresciuti a un ritmo meno rapido rispetto al mese precedente, attenuando le preoccupazioni su una riduzione degli stimoli monetari del previsto da parte della Federal Reserve.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund è salito di due punti base in area 103, con il rendimento del decennale italiano allo 0,57%.

Tra le big guida Hera (+1,6%).

A luglio 2021, secondo le analisi di Terna (+1,5%), la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 30,3 miliardi di kWh, in aumento del 4,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente  ma in riduzione rispetto a luglio 2019 (-2,1%).

Alcuni player del settore utility starebbero guardando con interesse alle reti di distribuzione del gas, fuori da Milano e Brescia, che A2A (+0,9%) ha deciso di mettere in vendita, secondo fonti di stampa.

Fondazione Enel, centro di ricerca del Gruppo Enel (+0,6%), e il nuovo Center for Sustainable Materials and Innovation (CSMI) dell’Università della California, Berkeley, inaugurato nel gennaio 2020, annunciano una partnership avente lo scopo di accompagnare i ricercatori italiani nel loro percorso imprenditoriale.

Tra le mid ha fatto meglio Acea (+1,6%).

Tra le small svetta algoWatt (+4,3%) informa che la delibera dell’assemblea degli azionisti relativa, tra l’altro, all’aumento di capitale a servizio dell’emissione degli SFP previsti dal Piano di Risanamento e alle relative modifiche statutarie, è stata iscritta presso il Registro delle Imprese.