Il Ftse Italia Banche termina con un calo dello 0,7% e in linea all’analogo indice europeo (-0,6%), non impedendo al Ftse Mib (+0,4%) di chiudere in territorio positivo.
Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
In questo scenario, con lo spread rimasto sotto i 105 pb, sul comparto bancario sono prevalsi i realizzi.
Sul Ftse Mib frena UniCredit (-0,9%), che prosegue la due diligence sugli asset di Mps. Prese di profitto su Bper (-0,7%) e Banco Bpm (-1,2%), al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A.
Sul Mid Cap rallenta Mps (-1,6%), mentre proseguono i rumor sul potenziale perimetro di acquisizione da parte di UniCredit e con l’agenzia Dbrs che ha rivisto il rating del debito subordinato.
Sullo Small Cap tiene Carige (0,0%), in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo. Ok Banca Finnat (+1,9%).