Seduta senza una direzione univoca per le maggiori piazze del Vecchio Continente, con il FTSE Mib di Milano che ha archiviato le contrattazioni a 26.357 punti (+0,5%). Performance in rialzo anche per il Dax30 di Francoforte a +0,3% e l’Ibex35 di Madrid a +1,2% mentre il FTSE100 di Londra ha ceduto lo 0,2% e il Cac40 di Parigi lo 0,7%.
Oltreoceano, intorno alle ore 18:00, a Wall Street il Dow Jones e l’S&P500 lasciano sul terreno lo 0,1% con il Nasdaq sulla parità.
I mercati continuano ad essere appesantiti dalle preoccupazioni per l’aumento dei contagi a causa della variante Delta mentre gli investitori attendono la pubblicazione in serata dei verbali dell’ultima riunione della FED. L’attesa verso la pubblicazione delle minutes è aumentata dopo che l’ennesimo governatore ha chiesto un inizio anticipato del tapering e in scia alle indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal secondo cui la banca inizierà a chiudere i rubinetti a metà del 2022.
Ricordiamo al tempo stesso le parole di martedì sera del Presidente della FED, Jerome Powell, il quale ha assicurato che la Banca Centrale americana “sta riponendo gli strumenti di emergenza attivati per contrastare l’impatto della pandemia, ma la variante Delta, con effetti economici la cui portata è ancora difficile da valutare, imporrà alla banca centrale americana di osservare con attenzione gli sviluppi economici”. Il numero uno della FED ha fornito segnali di cautela, non sbilanciandosi con indicazioni riguardanti il tapering prima dell’appuntamento di fine mese a Jackson Hole, in Wyoming.
Spostando il focus sull’agenda macro odierna, i prezzi al consumo nell’Eurozona di luglio hanno confermato le attese, registrando un decremento dello 0,1% su base mensile e un progresso del 2,2% su base annua. Sempre sul fronte macro, nella settimana terminata il 13 agosto l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato un calo del -3,9%, dopo il +2,8% della precedente settimana.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro poco mosso a 1,1711 mentre il dollaro/yen sale a 109,83. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-0,6%) a 68,64 dollari al barile e il Wti (-0,8%) a 65,83 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund scende a 103 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,55%.
Tornando a Piazza Affari, Interpump chiude in testa al principale listino (+2,6%). Denaro anche su Unipol (+2,3%) e A2A (+2,1%). In coda Moncler (-2,6%).