Seduta senza una direzione univoca per le maggiori piazze del Vecchio Continente, con il FTSE Mib di Milano che, intorno alle ore 15:45, avanza in area 26.331 punti (+0,4%). Denaro anche sull’Ibex35 di Madrid (+0,6%) e il Dax30 di Francoforte (+0,1%) mentre il Cac40 di Parigi cede lo 0,7% e il FTSE 100 di Londra lo 0,4%.
Oltreoceano, apertura in frazionale ribasso a Wall Street, con il Dow Jones a -0,3%, lo S&P500 a -0,2% e il Nasdaq a -0,1%.
I mercati continuano ad essere appesantiti dalle preoccupazioni per l’aumento dei contagi a causa della variante Delta mentre gli investitori attendono la pubblicazione in serata dei verbali dell’ultima riunione della FED.
Le attese verso la pubblicazione delle minutes è aumentata dopo che l’ennesimo governatore ha chiesto un inizio anticipato del tapering e in scia alle indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal secondo cui la banca inizierà a chiudere i rubinetti a metà del 2022.
Ciononostante, ricordiamo come ieri il Presidente della FED, Jerome Powell, ha assicurato che la Banca Centrale americana “sta riponendo gli strumenti di emergenza attivati per contrastare l’impatto della pandemia, ma la variante Delta, con effetti economici la cui portata è ancora difficile da valutare, imporrà alla banca centrale americana di osservare con attenzione gli sviluppi economici”. Segnali di cautela provenienti dalle parole di Powell che non si è troppo sbilanciato con indicazioni riguardanti il tapering, prima dell’appuntamento di fine mese a Jackson Hole, in Wyoming.
L’agenda macro odierna ha visto la diffusione dei prezzi al consumo nell’Eurozona di luglio, che hanno registrato un decremento dello 0,1% su base mensile (dato finale), in linea con la rilevazione preliminare e con il consensus. Su base annuale i prezzi al consumo hanno riportato un progresso del 2,2%, anche in questo caso in linea con il dato preliminare e con le attese. Sempre sul fronte macro, nella settimana terminata il 13 agosto l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato un calo del -3,9%, dopo il +2,8% della precedente settimana.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro poco mosso a 1,1711 mentre il dollaro/yen sale a 109,83. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,4%) a 69,32 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 66,47 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund scende a 103 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,55%.
Tornando a Piazza Affari, performance positiva per Interpump (+2,5%), Inwit (+2,2%) e A2A (+1,8%). In coda CNH (-1,1%) e Moncler (-1,6%).