Seduta di correzione con i tre indici principali che arrivano a perdere oltre un punto percentuale, appesantiti dai non entusiasmanti dati macro economici sul sentimento del settore immobiliare, peggior esito negli ultimi tredici mesi, e dalle vendite al dettaglio nettamente inferiori alle attese peraltro già negative.
Il bilancio finale evidenzia una discesa del Dow Jones dello 0,8%, che arriva a perdere oltre 500 punti, dello S&P500 dello 0,7% e del Nasdaq dello 0,9%. Russell 2000 ancora il peggiore (-1,2%).
In evidenza ancora Tesla che cede quattro punti percentuali che si sommano alla stessa performance del giorno precedente.
VIX schizza dell’undici per cento a 17,9, in calo rispetto al massimo intraday di 19,55 punti.
Sul mercato obbligazionario timido rimbalzo dei rendimenti sulla scadenza decennale di un punto base al 1,26%.
I due principali metalli preziosi tengono invece le posizioni con l’oro invariato ed un lieve cedimento dell’argento, risultato tuttavia positivo considerando l’ulteriore rafforzamento del dollaro a 1,171.
Prosegue il trend negativo del palladio (-3%) che si appoggia ai 2.500 dollari l’oncia.
Quarta seduta consecutiva di calo per il petrolio (-1,5%) il quale tiene con fatica la soglia dei 67 dollari al barile.
In difficoltà anche il rame che lascia sul terreno oltre due punti percentuali.
Tra le materie prime agricole si ferma la corsa del frumento che cede il due per cento, al pari del caffè.