Mercati USA – Terminano sui minimi intraday

Seconda seduta di correzione consecutiva per gli indici domestici i quali, tuttavia, non recuperano le perdite che anzi accentuano dopo la pubblicazione della minuta dell’ultima riunione della Federal Reserve che sembra lasciare intendere l’attivazione del “tapering” entro la fine del corrente anno, con un anno di anticipo sulle precedenti previsioni.

Il bilancio finale registra il Russell 2000 in discesa dello 0,6%, il Nasdaq dello 0,9%, lo S&P500 ed il Dow Jones dell’1,1%.

Tra i titoli principali si salva solo Tesla (+3,5%), mentre cedono sia Apple (-2,5%) che Nvidia (-2,2%) che Amazon (-1,3%).

Si impenna la volatilità con l’indice VIX che guadagna il venti per cento a quota 21,6.

Sul mercato obbligazionario chiusura invariata con rendimenti stabili sulla scadenza decennale al 1,26%.

I due principali metalli preziosi registrano andamenti divergenti con l’oro che termina invariato e l’argento che cede lo 0,7%, mentre il palladio replica la seduta precedente cedendo altri tre punti percentuali, sfiorando i 2.400 dollari.

Quinta seduta consecutiva di calo per il petrolio (-3%), in scia alla pubblicazione del report delle scorte settimanali superiori alle previsioni, con discesa fino a 64,3 dollari al barile con un calo superiore al 15% da inizio mese.

In difficoltà anche il rame che lascia sul terreno oltre due punti percentuali.

Tra le materie prime agricole salgono solo zucchero e cacao di un punto percentuale.

Infine, sul mercato valutario il biglietto verde rimane forte a 1,171 nei confronti della moneta unica.