Utility (+1%) – A2A (+2,1%) in evidenza tra le Big Cap

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un +1%, al di sotto del corrispondente europeo (+1,6%) ma meglio del Ftse Mib (+0,5%).

I mercati continuano ad essere appesantiti dalle preoccupazioni per l’aumento dei contagi a causa della variante Delta, e nel mentre guardano con attenzione all’appuntamento di fine mese a Jackson Hole dopo le parole del Presidente della Banca Centrale americana.

Jerome Powell ha infatti assicurato che la FED “sta riponendo gli strumenti di emergenza attivati per contrastare l’impatto della pandemia, ma la variante Delta, con effetti economici la cui portata è ancora difficile da valutare, imporrà alla banca centrale americana di osservare con attenzione gli sviluppi economici”. Segnali di cautela provenienti dalle parole di Powell che non si è sbilanciato con indicazioni riguardanti il tapering.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 103 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,55%.

Tornando alle società del settore, tra le big continua il buon momento di A2A (+2,1%) sui massimi dal 2008.

Seguono Snam ed Enel (+1%), Terna (+0,9%) ed Hera (+0,8%). In controtendenza Italgas, in flessione dello 0,6%.

Tra le mid, stacca Falck Renewables (+2,9%), mentre tra i titoli a minore capitalizzazione fa meglio Seri Industrial (+5%).

algoWatt (+0,8%) ha reso noto che si è concluso il processo di emissione degli Strumenti Finanziari Partecipativi algoWatt e Italeaf (SFP) previsti dal Piano di Risanamento e il delisting del bond “Algowatt Tv Eur6m+1,5 Dc27 Amort”.