Global Markets Auto – Toyota conferma i fermi produttivi, cosi come Volkswagen e Stellantis.

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore auto:

Le borse europee proseguono senza una precisa direzione. Il Ftse Mib cede lo 0,2%, mentre il Ftse 100 guadagna lo 0,3%. Il Dax poco sopra la parità. A Wall Street il Nasdaq segna il +0,7%, lo S&P 500 guadagna lo 0,4%, e il Dow Jones avanza dello 0,3%.

Toyota ha ufficialmente confermato che sospenderà la produzione in 14 fabbriche confermando le indiscrezioni di stampa di ieri che avevano indicato una riduzione del 40% della produzione per il mese di settembre. Oltre a Toyota anche Volkswagen e Stellantis avranno dei fermi produttivi, in particole quest’ultima dovrà bloccare la produzione almeno
per una settimana nello stabilimento di Rennes-La Janais e per almeno tre giorni a Sochaux.

Le cause sono legate ad interruzioni nella supply chain in Asia per la diffusione della variante Covid in particolare in Malesia e Vietnam. Ieri IHS aveva rivisto anche le previsioni sulla produzione 2021 che non incorpora il taglio di Toyota, prevedendo fra 6 e 7 milioni di volumi in meno a causa dello shortage.

Per gli “OEM” (Original Equipment Manufacturer) l’effetto negativo potrebbe essere in parte compensato dal migliore price-mix, come hanno evidenziato i numeri del primo semestre delle case automobilistiche, mentre avrà l’impatto potrebbe avere effetti più negativi per le “Tier 1” (aziende che forniscono parti o sistemi direttamente alle OEM), società che hanno una minore capacità di poter agire sul prezzo per compensare la riduzione dei volumi.

Il colosso americano delle macchine agricole, Deere, batte le attese nel terzo trimestre fiscale e aumenta le sue previsioni sull’utile dell’intero esercizio grazie alla solida domanda di attrezzature per l’agricoltura e le costruzioni.

Deere ha registrato nel terzo trimestre fiscale 5,32 dollari di utile per azione, superando le aspettative del consenso per 4,58 dollari per azione, e un utile netto in aumento a 1,67 miliardi di dollari dagli 811 milioni dello scorso anno, con 10,4 miliardi di vendite di macchinari. I ricavi totali sono balzati del 29,2% a 11,53 miliardi, superando le stime degli analisti a 10,31 miliardi.

Ora l’utile netto per l’anno fiscale 2021 è stimato tra 5,7 e 5,9 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 5,3-5,7 miliardi di dollari. “Guardando al futuro, ci aspettiamo che la domanda di attrezzature per l’agricoltura e le costruzioni continui a trarre beneficio dai fondamentali favorevoli”, ha previsto il CEO, John May.

Le vendite legate all’agricoltura hanno raggiunto quota 4,3 miliardi di dollari, in crescita del 29% rispetto all’anno precedente. L’utile operativo è cresciuto del 50% rispetto all’anno precedente. Invece, le vendite legate all’edilizia hanno raggiunto 3 miliardi di dollari, +38% rispetto all’anno precedente, e l’utile operativo di questa divisione è migliorato del 126% rispetto all’anno precedente.