Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Le borse europee proseguono senza una precisa direzione. Il Ftse Mib cede lo 0,2%, mentre il Ftse 100 guadagna lo 0,3%. Il Dax poco sopra la parità. A Wall Street il Nasdaq segna il +0,7%, lo S&P 500 guadagna lo 0,4%, e il Dow Jones avanza dello 0,3%.
Dopo aver messo in vendita il 49% dei suoi oleodotti, il gruppo saudita Aramco apre ora alla cessione di una parte dei suoi gasdotti. Secondo una anticipazione di Reuters, nelle prossime settimane verrà aperto il dossier per la ricerca di uno o più soci di minoranza, affidato alle banche d’affari JP Morgan e Goldman Sachs. Tra i gruppi interessati c’è l’italiana Snam, già presente nell’area con investimenti in Kuwait e negli Emirati Arabi, oltre che in Israele.
Il regno saudita ha avviato da tempo una campagna alla ricerca di investimenti per sostenere il programma Vision 2030, che ha tra i suoi punti principali la transizione energetica verso l’utilizzo di idrogeno e fonti rinnovabili. Programma ambizioso che va però finanziato, anche valorizzando gli asset infrastrutturali. Ecco perché Aramco, società di stato e leader mondiale della produzione di idrocarburi, nell’aprile scorso ha ceduto per 10,5 miliardi di euro il 49% dei suoi oleodotti al fondo americano, Eig Global Energy.
Per quanto riguardo invece i gasdotti, anche in questo caso Aramco potrebbe cedere fino al 49% della società che gestisce la rete in tutta l’Arabia Saudita. L’operazione potrebbe rendere anche di più, visto che si parte da una valutazione di 15-16 miliardi di euro.
Tra le aziende che con tutta probabilità parteciperanno alla fase di selezione c’è Snam, società a controllo pubblico che ha come primo socio Cassa Depositi Prestiti. Snam gestisce la rete di gasdotti in Italia e negli anni ha acquisito infrastrutture in Grecia, Francia, Gran Bretagna, Austria e Germania.
Snam, nel 2020, ha partecipato al consorzio internazionale che per circa 8 miliardi ha rilevato il 49% della rete dei gasdotti degli Emirati Arabi Uniti, e si è aggiudicata i servizi di esercizio e manutenzione del nuovo rigassificatore di Kuwait City, attraverso la controllata greca Desfa.