Le principali piazze del Vecchio Continente chiudono la seduta in territorio positivo dopo un’inizio di contrattazioni in frazionale ribasso, fatta eccezione per il FTSE Mib di Milano che ha archiviato gli scambi a 25.918 punti sulla parità (+0,0%). Il Dax30 di Francoforte ha guadagnato lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,3%, il FTSE100 di Londra lo 0,4% e il’Ibex35 di Madrid lo 0,1%.
Oltreoceano, intorno alle ore 18:00, Wall Street si muove in rialzo, con il Dow Jones a +0,6%, lo S&P500 a +0,5% e il Nasdaq a +0,7%.
Un finale di settimana in ripresa con gli operatori che hanno optato per posizionarsi in acquisto dopo i ribassi accumulati nelle precedenti sedute, appesantite dalle indiscrezioni emerse dalle minutes della riunione di luglio della FED.
Mercoledì scorso i verbali della FED hanno rivelato che nella riunione dello scorso mese la maggior parte dei governatori era propensa per un ridimensionamento del sostegno all’economia. Indicazioni che hanno lasciato presagire un avvio del tapering entro il 2021 alimentando la spinta ribassista osservata sui mercati. E’ doveroso al tempo stesso ricordare come le “più recenti” parole di Jerome Powell di martedì scorso hanno sottolineato invece una certa cautela, considerando la continua evoluzione del virus e incremento dei contagi.
L’inasprimento della situazione pandemica e l’idea che la crescita economica sia prossima a perdere la spinta proprio nel momento in cui le banche centrali sono pronte a ridurre le misure di sostegno, rappresenta la principale preoccupazioni degli operatori che attendono ora il simposio di Jackson Hole in scena la prossima settimana.
Osservando le indicazioni in arrivo dall’agenda macro, questa mattina l’indice dei prezzi alla produzione tedesca di luglio ha superato le attese, salendo dell’1,9% su base mensile (consensus +0,8%; +1,3% a giugno) e del 10,4% su base annua (consensus +9,2%; +8,5% giugno). Nel Regno Unito invece le vendite al dettaglio hanno deluso le stime, segnando un calo su base mensile del 2,4% (consensus +0,1%) dopo il +0,0% di giugno (rivisto da +0,3%). Il dato ha visto un incremento dell’1,8% su base annua (consensus +5,8%) dopo il +6,8% del mese precedente (rivisto da +7,4%).
Sul Forex il cambio euro/dollaro sale leggermente a 1,1681 e il dollaro/yen a 109,78. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del petrolio, con il Brent a (-1%) a 65,77 dollari al barile e il WTI (-1,3%) a 62,70 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 104 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,54%.
Tornando a Piazza Affari, Diasorin si è posizionata in testa a +1,7%. Denaro anche su STM (+1,5%) e Amplifon (+1,2%). In coda ancora Moncler (-1,8%).