Inizio di settimana in rialzo per le borse europee, mentre l’attenzione resta concentrata sulle prossime mosse della Fed.
Dopo pochi minuti di scambio il Ftse Mib guadagna il +0,8%, cosi come il Ftse 100 di Londra. A Parigi il CAC 40 avanza dello 0,9%, mentre il DAX di Francoforte guadagna il +0,7%, cosi come l’IBEX 35 di Madrid.
A Wall Street, nell’ultima seduta della scorsa ottava, il Dow Jones ha guadagnato 0,65%, lo S&P500 lo 0,8%, mentre il Nasdaq ha chiuso in rialzo dell’1,2%.
La settimana appena conclusasi è stata caratterizzata principalmente dalla pubblicazione dei verbali della Fed relativi alla riunione del FOMC di fine luglio. Dalle minute è emersa una banca centrale un po’ più orientata verso una graduale riduzione degli acquisti di titoli, che che attualmente viaggiano al ritmo di 120 miliardi di dollari al mese.
Tra gli investitori resta forte la convinzione che la Fed possa iniziare a ridurre gli stimoli già da fine 2021. A riguardo, l’attesa adesso è tutta concentrata verso le indicazioni di Powell al forum di Jackson Hole (in programma tra il 26 e il 28 agosto), da cui potrebbero emergere maggiori dettagli sui tempi e sulle dimensioni della riduzione degli acquisti.
Avvio di settimana positivo anche per le principali piazze finanziarie asiatiche, dove il sentiment degli investitori ha ricevuto un grande impulso dal rally della scorsa settimana a Wall Street, nonostante le crescenti preoccupazioni per la variante delta del coronavirus in tutto il mondo.
A Tokyo il Nikkei ha chiuso la seduta in rialzo dell’1,8%, mentre Shanghai avanza dell’1,5% e l’Hang Seng di Hong Kong dell’1,2%.
Risalgono le quotazioni del petrolio, con il Brent in rialzo (+1,8%) a 65,94 dollari e il WTI (+1,8%) a 63,96 dollari.
Sul Forex il cambio euro/dollaro in aumento a 1,171, mentre il dollaro/yen sale a 109,91.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 103,7 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,54%.
Tornando a Piazza Affari, in apertura bene Moncler (+1,8%), Interpump (+1,6%), Stellantis (+1,5%) e Ferrari (+1,4%).