Banche (+1,1%) – MPS (+0,3%) smentisce rumors sull’aumento di capitale

Il Ftse Italia Banche termina in aumento del 1,1% e in linea all’analogo indice europeo (1,1%), mentre il Ftse Mib (0,5%)

Gli operatori continuano a valutare i rischi per la ripresa derivanti dalla variante delta del Covid, oltre alla crisi afghana e alla stretta regolamentare in Cina, in attesa del forum di Jackson Hole che prenderà il via giovedì e dal quale sono attese indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria.

Intanto il Segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen, si è espressa in favore di un secondo mandato di Jerome Powell alla guida della banca centrale statunitense, mentre il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, si è detto pronto a rivedere la propria posizione sul tapering laddove la diffusione del virus continui a minacciare la ripresa economica.

Sul Ftse Mib bene UniCredit (+1,9%), che prosegue la due diligence sugli asset di Mps, nonostante le tensioni con il Tesoro. In lieve rialzo Mediobanca (+0,6%) mentre Banca Popolare dell’Emilia Romagna continua il suo trend positivo (+2,1%)

Nel segmento Mid Cap, timido aumento per Mps (+0,3%), mentre si definisce il perimetro di acquisizione da parte di UniCredit e con l’agenzia Dbrs che ha rivisto il rating del debito subordinato. OK Banca Popolare di Sondrio (+1,5%).

Tra le Small Cap frenano Banca Carige (-1,2%) e Banca Finnat (-0,4%). Buona performance del Banco di Desio e Brianza (+1,2%).