Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Proseguono contraste le borse europee. A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,1%, mentre il Ftse 100 di Londra avanza leggermente dello 0,2%. A Francoforte il Dax arretra dello 0,2%. A Wall Street Nasdaq a +0,1%, Dow Jones a -0,1%, invariato lo S&P 500.
L’American Petroleum Institute (API) ha diffuso i dati relativi alle scorte settimanali negli Stati Uniti, stimando nella scorsa settimana una riduzione dello stock di greggio di circa 1,6 milioni di barili. Le scorte di benzina, invece, si sono ridotte di circa 1,1 milioni di barili.
In attesa della diffusione dei dati ufficiali dell’Energy Information Administration (EIA) questo pomeriggio, le quotazioni del greggio sono in lieve ribasso con il Brent (-0,1%) a 70,4 dollari e il Wti (-0,2%) a 67,4 dollari.
La Royal Dutch Shell ha dichiarato di aver firmato un contratto di vendita di gas naturale con Companhia Pernambucana de Gas, il suo primo accordo di fornitura con un
distributore immobiliare brasiliano. Il colosso energetico anglo-olandese ha affermato che l’accordo biennale prevede la fornitura di 750.0000 metri cubi al giorno a partire da gennaio 2022 e 1 milione nel 2023. Shell ha affermato che il gas proverrà dalla sua produzione locale e dal suo portafoglio globale di gas naturale liquefatto.
Repsol ha completato con successo la produzione del primo lotto di biojet prodotto da rifiuti sul mercato spagnolo presso il suo complesso industriale Petronor a Bilbao. Si tratta di un passo importante nella produzione di combustibili a bassa impronta di carbonio. Rappresenta un passo avanti nella decarbonizzazione dei combustibili per il trasporto aereo, un segmento in cui l’elettrificazione non è attualmente praticabile.
Il lotto è costituito da 5.300 tonnellate di carburante e soddisfa rigorosi requisiti di qualità del prodotto e condizioni di sostenibilità nella catena di produzione, logistica e commercializzazione. Il suo utilizzo eviterà l’emissione di 300 tonnellate di CO2 , l’equivalente di 40 voli tra Madrid e Bilbao, nel nord della Spagna.
Questa è la terza produzione di biojet realizzata da Repsol in Spagna. Segue la produzione di altri due lotti presso le raffinerie dell’azienda di Puertollano e Tarragona, rispettivamente nel 2020 e all’inizio del 2021, dove la biomassa è stata utilizzata come materia prima.