Mercati – Eurolistini in ordine sparso, Milano sulla parità

Prosegue senza scossoni la seduta delle borse europee, dopo l’avvio incerto di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia sostanzialmente invariato poco sopra la soglia dei 26.000 punti. Debole il Dax di Francoforte (-0,2%) mentre avanzano leggermente il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%). Oltreoceano, variazioni contenute per Dow Jones (flat), S&P500 (+0,1%) e Nasdaq (+0,15%).

L’attenzione è rivolta prevalentemente al forum di Jackson Hole, che si terrà in forma virtuale in conformità con le misure di sicurezza anticovid e vedrà venerdì l’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

L’opinione diffusa tra gli esperti è che Powell non sia intenzionato a fornire dettagli sulle tempistiche di avvio del tapering, la riduzione degli acquisti di titoli messi in campo per sostenere l’economia, rimandando eventuali indicazioni in tal senso alla riunione del Fomc di settembre.

Per quanto riguarda invece la Bce, il vicepresidente Luis de Guindos ha affermato che l’istituto potrebbe rivedere al rialzo le previsioni economiche per l’eurozona a settembre, mentre il capoeconomista dell’Eurotower ha dichiarato che nel prossimo meeting non dovrebbero essere avviate le discussioni su un’eventuale fine del Pepp.

Sebbene l’economia dell’eurozona sia andata oltre le aspettative nel secondo trimestre dell’anno, in prospettiva rimangono infatti colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento e rischi legati alla variante Delta a minacciare la ripresa.

Dinamiche che hanno pesato anche sul secondo calo mensile consecutivo dell’indice IFO, relativo alla fiducia delle aziende tedesche, in discesa ad agosto a 99,4 punti dai 100,8 punti di luglio, al di sotto del consensus (100,4 punti).

Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene in area 1,175 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 110.

Tra le materie prime, restano poco mosse le quotazioni del greggio dopo la rimonta degli ultimi giorni, con il Brent (+0,1%) a 70,5 dollari e il Wti (-0,1%) a 67,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 107 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,64%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Banco Bpm (+3,3%), Unicredit (+2,7%) e Bper (+2,2%) mentre soffrono le utilities Terna (-3,6%), Snam (-3,3%) e Italgas (-2,2%).