Nel primo semestre 2021 Cucinelli registra ricavi netti per 313,8 milioni, in crescita del 7,7% a cambi correnti (+10,0% a cambi costanti) rispetto al 1H 2019 e del +52,9% a cambi correnti (+57,7% a cambi costanti) rispetto al 1H 2020.
Nel solo 2Q 2021 le vendite ammontano a 149,2 milioni, in aumento del 13,8% rispetto al pari periodo del 2019.
L’EBITDA è pari a 80,6 milioni (incidenza del 25,7%) rispetto ai -3,4 milioni dello
scorso anno e ai 79,2 milioni al 30 giugno 2019.
L’EBITDA escluso gli impatti IFRS 16 ammonta a 39,9 milioni (incidenza del 12,7%) rispetto a -14,1 milioni al 30 giugno 2020 e a 49,9 milioni al 30 giugno 2019.
L’EBIT è pari a 25,3 milioni (incidenza dell’8,1%), rispetto a -53,3 milioni al 30 giugno 2020 e a 39,1 milioni di Euro al 30 giugno 2019.
Il conto economico chiude con un utile netto di 21,9 milioni (incidenza del 7,0%), rispetto a una perdita di -47,7 milioni nel primo semestre 2020 e a un utile di 25,0 milioni nel primo
semestre 2019.
Infine, l’indebitamento finanziario netto caratteristico, determinato senza l’applicazione del IFRS 16, cifra in 96,3 milioni, sostanzialmente stabile rispetto a 93,5 milioni di fine 2020.
Il management si attende di raggiungere nel FY 2021 una crescita nell’intorno del +10% rispetto al 2019, con un incremento intorno al +20% rispetto al 2020, e di proseguire anche nel 2022 questo percorso di sviluppo, con un incremento del 10% rispetto al 2021. Stime che dovrebbero consentire il riallineamento agli obiettivi del primo quinquennio (2019-2023) del piano decennale che terminerà nel 2028, anno in cui la società si attende di raddoppiare il fatturato del 2018 e raggiungere 1,1 miliardi.