Nel secondo trimestre dell’anno Xiaomi ha riportati ricavi per 87,79 miliardi di yuan, in rialzo del 64% su base annua e sopra il consensus di Bloomberg (85 miliardi). In particolare, le vendite di smartphone hanno generato 59,09 miliardi (+87%), rispetto a 57,27 miliardi stimati. Il reddito operativo si attesta a 10,73 miliardi (+98%, attese 6,96 miliardi) e l’utile netto a 8,27 miliardi (+84%, consensus 5,99 miliardi).
Il recupero in alcuni mercati chiave come quello indiano ha consentito all’azienda cinese di superare Apple al secondo posto nella classifica delle consegne mondiali di smartphone.
Xiaomi ha inoltre annunciato l’acquisizione della startup Deepmotion, attiva nelle tecnologie di guida autonoma, per circa 77,4 milioni di dollari. L’Ad Lei Jun sta perseguendo un progetto finalizzato alla realizzazione di veicoli elettrici, che prevede un investimento iniziale di dieci miliardi di dollari nel prossimo decennio. Secondo Lei, la società dispone di fondi sufficienti per finanziare un progetto così oneroso, che richiede anni di ingenti investimenti nello sviluppo e nella produzione prima che la prima auto possa essere venduta.
Nonostante i solidi risultati, il titolo ha chiuso in calo del 4,7% a Hong Kong, appesantito dalla generale debolezza del comparto tecnologico e dai dubbi legati proprio agli investimenti nel business dei veicoli smart.