FUM (Aim) – Cina e Italia spingono i ricavi nel 1H21, previsto ritorno sui livelli pre-Covid a fine anno

Franchi Umberto Marmi ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi in crescita del 28,8% a 33,5 milioni grazie soprattutto al forte recupero registrato nel secondo trimestre, con un fatturato più che raddoppiato a 16,8 milioni rispetto ai 6,8 milioni del periodo aprile-giugno dello scorso anno.

Nei primi sei mesi dell’esercizio, la crescita delle vendite si è concentrata soprattutto sul mercato cinese, che ha segnato un incremento del 78,7% a 8,4 milioni. Un risultato indicativo del fatto che la ripresa in questo mercato è ormai consolidata e con i risultati della fiera espositiva di Xiamen, tenutasi nel corso del mese di maggio, si attendono conferme anche per il secondo semestre.

Deciso recupero anche del mercato italiano, che ha registrato una crescita del 27,5% a 14,7 milioni, rappresentando un ottimo segnale sia per la ripresa dei consumi interni sia per i risultati dei molti dealer nazionali che esportano sui mercati internazionali.

In termini di prodotti venduti, il Gruppo ha registrato un importante incremento dei ricavi sia di Calacatta (+26% a 9,8 milioni nel primo semestre 2021) sia di Statuario (+49% a 8,2 milioni nel primo semestre 2021) che insieme contano per oltre il 54% delle vendite totali.

Aumenti ancor più significativi si sono registrati nelle vendite di Gioia Venato (+94% a 5,5 milioni) e di Bianco Carrara (+63% a 2,2 milioni).

A livello operativo, l’Ebitda adjusted è aumentato del 20% a 12,9 milioni, con una marginalità che si mantiene su livelli elevati al 38,4% seppure in diminuzione rispetto al 41,2% dello scorso anno, complice anche il forte incremento delle vendite di prodotti a minor marginalità come Gioia Venato e Bianco Carrara.

L’Ebitda ha segnato un +7,8% a 11,1 milioni, con un margine sui ricavi del 33,2% rispetto al 39,6% del primo semestre 2020. Tale risultato è condizionato dalle perdite derivanti dalle partecipazioni contabilizzate secondo il metodo del patrimonio netto e in particolare dalla perdita non operativa della collegata Ingegner Giulio Faggioni Carrara S.r.l.

L’Ebit, invece, è cresciuto del 6% a 10,4 milioni.

Il periodo si è chiuso con un calo dell’utile netto del 3,2% a 6,8 milioni, per effetto dei costi derivanti dall’operazione di acquisizione della società Ingegner Giulio Faggioni Carrara e all’aggiornamento del fair value del warrant.

Gli investimenti nel periodo sono stati pari a 1,2 milioni, relativi per 0,4 milioni alla finalizzazione del nuovo showroom presso la sede aziendale di Carrara e per 0,7 milioni a nuovi impianti di produzione.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 32,1 milioni, rispetto alla liquidità netta per 1 milione al 31 dicembre 2020. Tale risultato riflette l’acquisizione della partecipazione della società Ingegner Giulio Faggioni Carrara (perfezionata a gennaio), l’apertura di un nuovo finanziamento ipotecario finalizzato al pagamento della stessa e l’avvenuta distribuzione dei dividendi relativi all’esercizio 2020.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, i mesi estivi hanno confermato il trend di crescita sostenuta evidenziato nel primo semestre dell’esercizio sia in termini di ricavi che di redditività.

Per l’intero 2021, la società prevede che l’intensa attività commerciale che sta pianificando per l’anno in corso, fra cui la partecipazione all’esposizione fieristica a Verona – Marmomac, dovrebbe permettere di raggiungere e probabilmente superare i risultati conseguiti nel 2019.

Alberto Franchi Presidente e Amministratore Delegato della Società, ha dichiarato: “Con la partecipazione alla fiera di Xiamen in Cina lo scorso maggio e la prossima partecipazione al Marmomac di Verona a fine settembre, auspichiamo di poter ritornare a pieno regime e proseguire nel nostro percorso di crescita”.

“Entro la fine dell’anno, inoltre, è prevista anche l’apertura dello showroom a New York nel quale avremo una partecipazione, che confidiamo possa contribuire ad aumentare significativamente la penetrazione nell’area nord americana”.

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