Dalla lettura dei dati preliminari emerge il gruppo Labomar, formato da Labomar e Enterprises ImportFab, ha chiuso il primo semestre 2021 con vendite pari a 30,5 milioni, con una riduzione del 7,5% rispetto ai primi sei mesi del 2020.
Il dato risente dei risultati della controllata canadese ImportFab a propria volta impattati dagli effetti del Covid che in Canada sono stati particolarmente severi. Nello specifico il settore beauty, uno dei principali mercati di sbocco dei prodotti ImportFab, ha registrato una contrazione di quasi il 70% rispetto al pari periodo dello scorso anno in conseguenza delle norme molto restrittive imposte dal governo per il contenimento della pandemia, che hanno bloccato la produzione di cosmetici (non rientrante tra le attività essenziali) per lunghi periodi.
A fronte di questi, le stesse autorità canadesi hanno già provveduto a stanziare rilevanti contributi pubblici di cui anche la Controllata ha beneficiato. Anche il settore medicale ha registrato una contrazione degli ordinativi per effetto diretto della pandemia e per la scarsa disponibilità di materie prime nelle filiere di riferimento.
Con riferimento alla sola capogruppo Labomar si rileva che il primo semestre 2021 si è chiuso con vendite pari a 27,4 milioni, sostanzialmente in linea con il risultato record ottenuto nei primi sei mesi dello scorso anno.
Nel dettaglio il fatturato ha fatto registrare una riduzione dello 0,7% rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio. Nel primo semestre 2021, nonostante il prolungarsi delle limitazioni e delle restrizioni dovute alla pandemia, la capogruppo ha quindi avuto la capacità di consolidare il volume d’affari del primo semestre 2020, pur in presenza di difficoltà di approvvigionamento della materia prima e di una forte riduzione della domanda che ha impattato in particolare le vendite nei segmenti del “cough & cold” e dei “probiotici”.
Labomar, nel periodo, ha incrementato le quote di mercato nei segmenti di business “Cardio-vascolare” e “Genito-urinario”.
Il Cda si riunirà il prossimo 27 settembre per approvare la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2021.
Walter Bertin, fondatore e AD di Labomar, ha così commentato: “Labomar ha risposto in maniera proattiva al prolungarsi della pandemia, che ha provocato una fortissima riduzione dell’attività di prescrizione medica nonché effetti negativi su alcuni segmenti di prodotti, quali il cough & cold e i probiotici, in conseguenza all’utilizzo dei dispositivi di protezione e del distanziamento sociale”.
“Labomar SpA”, aggiunge Bertin, “è stata tuttavia in grado di riorientare i propri progetti ed è riuscita a mantenere la dimensione record raggiunta nel primo semestre 2020. Sono assolutamente fiducioso che, con la progressiva normalizzazione della situazione pandemica, il Gruppo ritroverà già nella residua parte dell’esercizio in corso la strada di crescita registrata negli ultimi anni, in ragione dei moltissimi progetti che sono in cantiere con le più importanti Case Farmaceutiche”.