Mercati Asiatici – Seduta positiva per i principali listini

Giornata nel complesso positiva per i principali listini asiatici, dove il focus rimane sulla stretta regolatoria di Pechino e sui dati macro, e dopo la seduta di consolidamento a Wall Street.

Sul fronte macro, l’attenzione è rivolta sull’indice Pmi Caixin manifatturiero cinese di agosto, sceso a 49,2 punti (50,2 punti le attese e 50,3 punti la rilevazione precedente).

Il calo, che porta l’indice sotto la soglia dei 50 punti (per la prima volta da aprile 2020) che divide espansione da contrazione economica, è dovuto, secondo gli analisti, all’aumento dei costi delle materie prime e alle misure restrittive adottate dalle autorità per contenere la diffusione della variante Delta di Covid-19 in alcune zone del Paese.

Le azioni cinesi si muovono al rialzo sulla spinta che le autorità monetarie dovranno portare avanti una politica espansiva dopo che il rallentamento dell’attività manifatturiera. I guadagni sono trainati dai settori dei beni di consumo, immobiliare, finanziario e delle infrastrutture. A Hong Kong i rialzi sono trainati dai titoli tecnologici.

L’economista cinese Ren Zeping ha suggerito che il governo dovrebbe introdurre misure anticicliche, tra cui lo stimolo fiscale per aumentare gli investimenti infrastrutturali e l’allentamento strutturale della politica monetaria per evitare l’hard lending del settore immobiliare.

Sullo sfondo, il clima rimane in parte appensatito dall’inasprimento normativo da parte del governo cinese, che ha introdotto nuove misure restrittive sui videogame online con l’obiettivo di affrontare il problema dell’uso eccessivo di tali tecnologie da parte dei minori.

Le azioni giapponesi si muovono in territorio positivo, con il Nikkei che ha toccato i massimi di 1 mese e mezzo, con gli investitori che scommettono sul fatto che le manovre del primo ministro Yoshihide Suga possono aiutare a diminuire le potenziali preoccupazioni sulla stabilità politica del Paese.

Il premier Suga intende sciogliere la camera bassa del parlamento a metà settembre dopo un rimpasto dell’esecutivo del partito al potere e del suo gabinetto la prossima settimana, hanno riferito fonti di stampa.

I sondaggi mostrano che Suga rimane impopolare, ma non abbastanza da permettere ai partiti di opposizione di sconfiggere la coalizione di governo.

Inoltre, i casi di coronavirus in Giappone sono diminuiti di recente, aumentando le speranze di un eventuale ritiro dello stato di emergenza, secondo quanto riporta Reuters.

Dal lato macro, in Giappone ad agosto l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero si è attestato a 52,7 punti (52,4 punti la rilevazione precedente).

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1797 e il dollaro/yen a 110,21. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 72,08 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 68,97 dollari. Oro a 1.818,5 dollari l’oncia (0,0%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai sale dello 0,8% mentre Shenzhen cede lo 0,3%. Hong Kong a +0,6%.

In Giappone, Nikkei e Topix guadagnano rispettivamente l’1,1% e lo 0,8%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (0,0%), S&P 500 (-0,1%)  e Dow Jones (-0,1%).